La procura del Tribunale di Ragusa ha indagato una dirigente comunale di Scicli e il legale rappresentante di una società che opera nel settore della pubblicità. L’accusa di cui devono rispondere è concorso in frode nelle pubbliche forniture. L´indagine è scaturita dopo la denuncia presentata da cinque aziende sciclitane che avevano ritenuto ci fossero aspetti poco chiari nel bando emesso dal settore sviluppo economico dell’ente riguardo la fornitura di servizi per l’edizione 2012 del festival Basole di Luce. Sulla vicenda è arrivato l´avviso di conclusione delle indagini e la richiesta di rinvio a giudizio per E.G.S., 62 anni, dirigente comunale, e F.P., sciclitano, 37 anni, che secondo la denuncia sarebbe socio di un esponente politico locale comunque non interessato dall’indagine.
Il bando per la fornitura di materiale pubblicitario sarebbe stato difficilmente appetibile per via del guadagno risicato tanto che parteciparono poche ditte mentre l’azienda indagata se lo aggiudicò grazie ad un maggiore ribasso. Il bando, nella fattispecie, prevedeva l’affissione di manifesti in nove dei comuni siciliani inseriti nella lista Unesco di dimensioni 37×70 cm e poi brochure che dovevano avere la copertina con grammatura doppia rispetto alle pagine interne.
A conti fatti il materiale sarebbe stato molto diverso visto che le locandine risultarono di dimensione 33×48, nelle brochure la grammatura era uguale in tutte le pagine e, cosa più grave, non ci fu la completa affissione nei nove centri indicati nel bando. La dirigente, però, sulla fattura posta in pagamento aveva trascritto la dicitura con la quale avrebbe attestato la regolare fornitura del materiale elencato nell’appalto. La donna e´ accusata anche di falsità ideologica in atto pubblico. I fatti sono ricondotti al mese di settembre del 2012. Quattro delle cinque società denuncianti hanno deciso di costituirsi parti civili tramite gli avvocati Giuseppe Pellegrino e Antonella Cassibba.