Dopo le vibranti proteste scaturite dagli interventi di manutenzione del manto stradale di via Amalfi a Marina di Ragusa, i responsabili dell’Ufficio tecnico comunale di Ragusa provano a giustificare l’andamento dei lavori che il consigliere di opposizione Angelo Laporta aveva definito “superficiali”.
“La scelta di ricoprire le basole di via Amalfi (nella foto) è stata, di fatto, una necessità – affermano i tecnici – A seguito dell’intervento di scarificazione, ad appena 2 centimetri, si è però constatato che il sottofondo stradale, nell’arteria in questione, era totalmente inesistente. E, di conseguenza, affioravano le condutture idriche delle abitazioni private circostanti. Un’eventuale, ulteriore scarificazione di qualche centimetro, sarebbe quindi stata impossibile. E, d’altra parte, l’arteria in questione andava ricoperta con uno spessore minimo di 4 centimetri di tappetino di usura”.
Da qui la decisione dell’Ufficio tecnico che ha scelto di coprire anche le basole sotto il marciapiede. Una valutazione determinata anche dal fatto che parecchie basole erano totalmente inesistenti o sottomesse rispetto alla quota strada, con ulteriori possibili rischi per la circolazione viaria. Per i responsabili dei lavori di manutenzione la soluzione individuata è stata “la migliore possibile”.