I carabinieri del Nucleo ispettorato del lavoro e del comando provinciale di Ragusa, insieme con gli ispettori del Lavoro civili e su impulso del direttore territoriale del Lavoro, hanno proseguito nei controlli anti caporalato nel settore agricolo continuando a scoprire lavoro nero. I controlli dell’ultima settimana si sono estesi su 12 aziende agricole con la verifica di 26 posizioni lavorative. Sono stati quindi scoperti 10 lavoratori in nero di nazionalità straniera (tunisini, polacchi e rumeni) sui 26 presenti nelle 12 diverse aziende che sono non state sottoposte alla sospensione dell’attività imprenditoriale ai sensi della circolare Ministeriale 33/2009, per non arrecare danno al raccolto. Contestate altresì sanzioni amministrative per 40mila euro. Le aziende sono tutte ubicate nel Vittoriese e zone limitrofe e destinate alla raccolta di ortaggi vari di stagione.
L’impegno dei militari del settore nel verificare senza sosta le condizioni di lavoro, vede una particolare attenzione ad ogni forma di caporalato nelle campagne siciliane e ragusane in particolare. La massiccia presenza di lavoratori comunitari in stato di irregolarità contrattuale o di extracomunitari totalmente sconosciuti alle autorità amministrative, vede un’aumentata attenzione al particolare fenomeno che nelle prossime settimane verrà ulteriormente verificato. I controlli proseguiranno dunque nei prossimi mesi.