I primi risultati ottenuti dal sostituto procuratore Francesco Puleio non sono sufficienti a dirimere tutti i dubbi che avvolgono la morte del ragusano Riccardo Sortino (nella foto) e della vittoriese Gianna Savasta, deceduti l’11 gennaio scorso presso l’alloggio per anziani “beautiful days” di Pedalino. L’unica certezza è che i due sono deceduti a causa di una infezione batterica alimentare.
Il batterio però non sarebbe stato ingerito all’interno del residence che li ospitava. I tre consulenti, che supportano le indagini, sostengono che il batterio è da ricercare al di fuori del pasto consumato, probabilmente è stato contratto in un cibo non cotto o poco cotto. Gli esperti si soffermano anche sui farmaci assunti dai due ospiti della struttura affermando che non c’è stata una somministrazione eccessiva. Dopo gli esami macroscopici, effettuati all’istituto di medicina legale di Catania, non risulta nessun iscritto al registro degli indagati anche se i gestori della struttura, così come il titolare del supermercato dove sono stati acquistati gli alimenti, hanno nominato un medico legale a parte per assistere all’esame.