Il Pd di Ragusa (circoli Pippo Tumino e Rinascita Democratica) ha tenuto ieri pomeriggio un sit-in in piazza Duca degli Abruzzi, a Marina, per sensibilizzare l’Amministrazione comunale a riattivare le buone pratiche che permettano di riguadagnare la bandiera blu. “Non possiamo che ritenerci più che soddisfatti per questa riconferma, affermava il sindaco Federico Piccitto il 13 maggio 2014 – è scritto in un documento diffuso ieri pomeriggio dal Pd ai cittadini – che non fa altro che premiare il lavoro svolto dal Comune di Ragusa che continua a prodigarsi per garantire la sicurezza, la qualità delle acque, la pulizia delle spiagge ed un’oculata gestione dei rifiuti. Chi frequenta nella stagione estiva le spiagge di Marina di Ragusa può essere certo di poter trascorrere le vacanze in una zona sempre più appetibile al turismo nazionale ed internazionale. Insomma, il sindaco sosteneva che la bandiera blu era il premio di una buona gestione del Comune. E adesso? Per caso non lo è più? La stessa organizzazione non-governativa e no-profit “Foundation for Environmental Education” (Fee) che annualmente certifica la qualità ambientale delle località rivierasche, presente in 48 nazioni, conosciuta ed apprezzata in tutto il mondo dai turisti, boccia la gestione delle nostre spiagge e del nostro territorio. Evidentemente la gestione della pulizia, della sicurezza ed altro non sono più sufficienti. Conquistare questo ambito traguardo non è stato facile, ma il sindaco Piccitto è stato formidabile, in soli due anni di Amministrazione è riuscito a distruggerlo”.
“La Giunta municipale – prosegue il documento del Pd – non ha saputo mantenere le condizioni necessarie per vedere riconfermata la bandiera blu, come è accaduto, invece, ai comuni limitrofi di Ispica e Pozzallo. Ciò ha arrecato un grave danno di immagine alla città, proprio in una fase in cui lo sviluppo turistico potrebbe dare un contributo essenziale alla ripresa economica E il movimento Cinque stelle, in Consiglio comunale, farneticando, ha avuto il coraggio di dare la responsabilità pure alle opposizioni, immaginiamo al Pd, primo fra tutti, dato che governa a Roma, per avere costruito un “complotto” contro la nostra città e lavorato per togliere questo vanto alla stessa. Lungi da noi lavorare contro la nostra città. Ce ne guarderemmo bene. Abbiamo, piuttosto, la sensazione che il vento del cambiamento non soffi più. Quel vento si è fermato o forse, ancora peggio, non c’è mai stato. Troppo facile gridare alla rivoluzione, un po’ più complicato trasformare in azioni, in atti concreti le intenzioni del cambiamento. La cosa ancora più grave è che, in merito alla bandiera blu, non sono tuttora conosciuti i motivi di questa mancata attribuzione. Lo abbiamo chiesto in aula, ma il silenzio regna sovrano, come spesso accade. Irresponsabilmente l’Amministrazione non ha relazionato circa i gravi motivi di questa sconfitta politica. Il problema è che a perdere non è solo la Giunta. A noi dispiace per la nostra città. Rimaniamo preoccupati per la nostra Ragusa. Consigliamo alla giunta di ripensare meglio le politiche ambientali, dato che dal punto vista strutturale ed infrastrutturale non ci sono carenze, ma soprattutto lavorare sulle carte da presentare. Il punto nodale e generale è sempre uno: senza una vera lungimiranza progettuale per la città, questa esperienza amministrativa grillina sta bloccando ogni prospettiva di miglioramento e di sviluppo. E la bandiera blu è solo un esempio vero e tangibile di questo fallimento amministrativo”.