Le chiamano vittorie di Pirro perché costavano di più al vincitore che ai vinti. Pur di aggiudicarsi la contesa, il Pirro di turno non guardava in faccia niente e nessuno, men che meno il campo di battaglia, e andava avanti come una ruspa, mettendo sotto amici e nemici. L’importante era raggiungere l’obiettivo. La stessa cosa sembra essere accaduta oggi pomeriggio con l’elezione del segretario dell’Unione comunale del Pd di Ragusa, Gianni Battaglia (nella foto). Elezione attesa da tempo e che, però, è nata sotto i peggiori auspici. Addirittura, a un certo punto, dopo che il primo circolo “Pippo Tumino” era stato estromesso per la questione del tesseramento e dopo che il terzo circolo “Rinascita democratica” aveva detto a chiare lettere che non sarebbe stato opportuno votare in assenza di un terzo dei componenti dell’assise, annunciando di fatto il proprio disimpegno, è intervenuta, durante la convulsa giornata odierna, anche la segreteria regionale, guidata da Fausto Raciti, che, attraverso il segretario provinciale, Giovanni Denaro, ha fatto sapere ai componenti del secondo circolo, gli unici che sarebbero andati al voto, che, “visto il quadro politico locale e preso atto della nota odierna del segretario regionale, l’elezione del segretario dell’Unione comunale di Ragusa prevista in data odierna è sospesa per qualche giorno in attesa di procedere ad una ricomposizione più unitaria possibile”.
Dall’altra parte, però, hanno fatto orecchie da mercante e, addossando la responsabilità a un tentativo di boicottaggio del deputato regionale Nello Dipasquale, ultima new entry di peso in seno al Pd, hanno risposto per le rime. Il segretario del circolo Barone ha replicato alla mail del segretario provinciale Denaro con queste parole: “Poiché mi era stato chiesto di trasmettere ai delegati del mio circolo la convocazione e gli stessi hanno preso per buona la parola della classe dirigente del mio partito, ad un’ora appena dall’inizio dell’assemblea non mi è possibile comunicare la pretesa, peraltro illegittima ed ingiustificata, sospensione. Chiunque abbia il coraggio e la faccia di comunicare l’accaduto al corpo elettorale già convocato lo faccia in assemblea assumendosene la responsabilità. Io sarò in assemblea e comunicherò a tutti che per me ciò che conta è la volontà degli organismi eletti e non quella dei caminetti riuniti di nascosto agli iscritti. Vi aspetto tutti ad un confronto pubblico e trasparente”. Battaglia è stato eletto con 74 voti, 73 del secondo circolo e uno di Elio Accardi del terzo circolo, ormai in conclamata rotta con i vertici di Rinascita Democratica.
Ma cosa potrà accadere, adesso? Battaglia, che pur di farsi nominare segretario, è andato avanti non contando i “morti e feriti” che aveva attorno, sarà il segretario dell’intera Unione comunale o solo del “suo” circolo? E, soprattutto, in presenza della nota inoltrata dalla segreteria regionale e ripresa dalla segreteria provinciale, questa elezione ha un valore politico o è l’ennesimo pasticcio portato avanti dal Pd? Vedremo. Una cosa è certa. A seguire il Partito Democratico non c’è mai da annoiarsi.