La Procura di Palermo ha chiesto il rinvio a giudizio per 13 capigruppo all’Ars della passata legislatura accusati di peculato. Gli inquisiti erano 97 – tra deputati regionali e personale dei gruppi – e per 45 è stata chiesta l´archiviazione, mentre per altri 40 l´inchiesta prosegue. L´indagine e´ stata coordinata dal procuratore di Palermo, Francesco Lo Voi, dall´aggiunto Leonardo Agueci e dai pm Sergio De Montis, Luca Mattinieri e Maurizio Agnello. Gli ex 13 capigruppo per i quali è stato chiesto il processo sono: Giulia Adamo, Francesco Musotto, Rudy Maira, Nicola Leanza, Nicola D´Agostino, Nunzio Cappadona, Giambattista Bufardeci, Marianna Caronia, Paolo Ruggirello, Livio Marrocco, Innocenzo Leontini (nella foto, Cataldo Fiorenza e Cateno De Luca. Avrebbero usato il denaro a disposizione del Gruppo per spese personali.
Per Antonello Cracolici, del Pd, nonostante l´iniziale avviso di conclusione delle indagini, atto che in genere precede la richiesta di rinvio a giudizio, i pm hanno chiesto l´archiviazione. La richiesta di archiviazione è stata avanzata tra l´altro anche per Giovanni Ardizzone, attualmente presidente dell´Ars, Bernardo Mattarella, nipote del capo dello Stato, per l´ex presidente dell´Assemblea Regionale Francesco Cascio, per Davide Faraone, sottosegretario all´Istruzione, per Giuseppe Lupo, ex segretario regionale del Pd, e per l´ex governatore siciliano Raffaele Lombardo.
I criteri seguiti dai pm per discriminare le condotte lecite da quelle illecite hanno fatto riferimento alla finalità prettamente politica delle spese sostenute. Laddove, anche attraverso l´esibizione di documenti, gli indagati abbiano dimostrato che l´esborso di denaro era strettamente legato a spese politiche, i magistrati hanno deciso di non procedere oltre. Mentre su alcune posizioni si continuerà ad indagare.