“Le varie crisi idriche, legate a incidenti o a manutenzioni nella rete cittadina, che in quest’ultimo periodo la città ha vissuto e superato, ci impongono una serie di riflessioni che guardino con molta più attenzione ad una gestione sostenibile della risorsa acqua”. E’ quanto evidenziano il presidente della Cna territoriale di Vittoria, Giuseppe La Terra (nella foto), con il responsabile organizzativo, Giorgio Stracquadanio. “Pensiamo innanzitutto – spiegano i due – ad una seria sistemazione della rete idrica cittadina che sempre più spesso viene paragonata a un colabrodo. L’acqua sta diventando una risorsa rara il cui prezzo è destinato ad aumentare, per questo riteniamo le diverse perdite, che si verificano nella nostro sistema idrico, uno spreco non più tollerabile. Altro fattore importante su cui bisognerebbe puntare è il riutilizzo dell’enorme massa di acqua reflua che si perde nel nostro territorio. La normativa comunitaria, nazionale e regionale considera il riutilizzo delle acque reflue come uno degli strumenti con cui attuare una razionale e sostenibile gestione delle risorse idriche. Ma ci pare che l’Amministrazione, da questo punto di vista (vorremmo essere smentiti) sia stata poco attenta. Le acque reflue urbane presentano attualmente maggiori problemi di smaltimento a causa della presenza sempre più ampia di sostanze inquinanti”.
“E’ evidente, quindi – aggiungono La Terra e Stracquadanio – la necessità di depurare attraverso sistemi di trattamento che evitino l’inquinamento del nostro fiume e quindi del mare. Va anche considerato come il riutilizzo delle acque reflue depurate può essere considerato un espediente innovativo ed alternativo nell’ambito di un uso più razionale della risorsa idrica. Il vantaggio economico del riutilizzo risiede nel fornire alla comunità un approvvigionamento idrico, almeno per alcuni usi per i quali non si richieda acqua di elevata qualità, a costi più bassi, poiché il riciclo costa meno dello smaltimento. Infine, la nostra organizzazione, dopo aver garbatamente indotto l’amministrazione ad installare contatori idrici in alcune attività economiche (acconciatori, albergatori, autoriparatori) e avendo verificato come sia i consumi sia gli importi siano notevolmente cambiati, torna a sollecitare l’installazione dei contatori idrici anche nelle abitazioni civili. Il pagamento sulla base dei volumi consumati indurrebbe i cittadini a non sprecare l’acqua. Queste nostre considerazioni sono tenute assieme da un unico filo conduttore: creare opportunità e lavoro per le nostre imprese. La riqualificazione del nostro sistema idrico, oltre a migliorare la qualità della vita, permetterebbe alle numerose imprese del settore di ottenere commesse di lavoro. Sin da ora possiamo assicurare che la Cna territoriale di Vittoria si impegnerà verso questa direzione che ha una duplice valenza: sostenere le imprese e dare competitività al territorio evitando disservizi e inquinamento”.