Produzione ai fini di spaccio di marijuana. E’ il reato di cui dovrà rispondere Christian Latino (nella foto), 28 anni, arrestato dai carabinieri del Nor di Ragusa. Gli uomini dell’Arma avevano notato che il giovane – che si trovava in auto con un amico – manifestava evidenti segni di nervosismo. Hanno pertanto deciso di effettuare una perquisizione personale e veicolare; il controllo si è dimostrato subito positivo, dato che ha consentito di rinvenire 2 dosi di sostanza stupefacente del tipo marijuana, occultate all’interno di un vano portaoggetti.
A quel punto i carabinieri hanno notato nel Latino un mutamento di atteggiamento: ha iniziato ad innervosirsi, a balbettare giustificazioni senza senso, a sudare. I militari, pertanto, hanno deciso effettuare un controllo più approfondito, e di procedere ad una perquisizione domiciliare. Si sono pertanto recati presso l’abitazione del fermato, in una zona residenziale di Ragusa. Proprio qui, i sospetti degli investigatori hanno trovato conferma: la perquisizione, infatti, ha consentito loro di rinvenire 8 piante di cannabis indica. Alcune delle piante – le cui altezze erano ricomprese tra gli 80 e i 150 cm – erano per altro già ad un avanzato stato di maturazione. Il tutto si trovava sotto una lampada alogena, avente la funzione – nelle piantagioni cosiddette indoor – di accelerare il processo di maturazione degli arbusti.
Sempre all’interno dell’abitazione del giovane è stato trovato una sorta di stenditoio, ove erano stati posti ad essiccare ulteriori 8 ramoscelli di cannabis indica; oltre a ciò, sono stati rinvenuti e sottoposti a sequestro vari da taglio per sezionare lo stupefacente e materiale per il confezionamento. Il Latino è stato pertanto dichiarato in arresto ed è stato successivamente condotto presso la compagnia Carabinieri di Ragusa per le formalità di rito, una volta espletate le quali, su disposizione della Procura della Repubblica di Ragusa – nella persona del sostituto procuratore Marco Rota – è stato quindi tradotto presso la propria abitazione in regime di arresti domiciliari, in attesa del giudizio di convalida.