Case d’appuntamento a pochi passi dal Santuario della Madonna delle Grazie, nel centro storico di Modica. Residenti stanchi del continuo andirivieni di clienti da due case di piacere in cui si prostituiscono non solo procaci ragazze straniere ma anche un trans. Più che fedeli che si recano nella Basilica Minore, sarebbero i clienti in attesa del loro turno a movimentare via Mercè (nella foto). Il comune malcontento della gente viene manifestato dal parroco, don Umberto Bonincontro, che ha scritto, tra gli altri, al questore di Ragusa e al comandante provinciale dei carabinieri affinché pongano fine allo scempio.
E’ indecente vedere clienti che si scambiano messaggini al telefonino con le prostitute, in attesa di praticare il meretricio in quelle due casette locate proprio a tal scopo da proprietari disposti a chiudere non uno, ma tutti e due gli occhi pur di intascare bei soldi. Secondo i residenti, difatti, difficilmente il locatario è ignaro di ciò che accade nei suoi stabili. D’altronde, bisognerebbe essere ciechi o stupidi per non rendersene conto. E poco importa se tutto questo squallore si svolge ogni giorno a pochi metri dalla casa del Signore. In nome del dio denaro non si va troppo per il sottile. Ma non tutti la pensano (per fortuna) allo stesso modo. Don Umberto Bonincontro auspica dunque un’azione risolutiva e radicale da parte delle forze dell’ordine affinché “bonifichino” la zona da Sodoma e Gomorra. E già che ci siamo, sarebbe il caso di fare una puntatina anche in una casetta di via Carlo Papa, dove un’altra donna di vita si dà parecchio da fare. In questo caso un segnale abbastanza eloquente fuori dal balcone indica ai clienti se c’è via libera o meno. Il passaparola, mai così rapido come in questi casi, ha infine fatto il resto.