Libero consorzio comunale, ossia ex Provincia regionale, decisa la data della chiamata alle urne per sindaci e consiglieri comunali. Si vota il 29 novembre. I presidenti dei Liberi consorzi dei comuni e i sindaci delle città metropolitane, che in Sicilia prendono il posto delle Province regionali, saranno eletti alla fine del mese di novembre. Questo è quanto ha deciso la giunta regionale con una delibera. Ma il governo Renzi potrebbe impugnare tutte o in parte le modifiche proposte dal parlamento regionale all’impianto originale delle legge. Il 7 ottobre scadrà il termine ultimo entro il quale il Cdm potrà pronunciarsi adducendo alcuni profili di incostituzionalità.
Due potenziali profili di incostituzionalità, teoricamente oggetto di impugnativa del Consiglio dei ministri, sono l’assenza di “voto ponderato” (il voto del consigliere del Comune più grande “pesa” quanto quello del Comune più piccolo) e il limite temporale posto per essere eletto, ovvero almeno 18 mesi di mandato da sindaco da compiere. A questo, poi, si aggiunga che la legge Delrio “pura” prevedeva che il sindaco del capoluogo di Provincia diventasse naturalmente il nuovo presidente del Libero consorzio o della città metropolitana.
La data fissata esclude la candidatura di sindaci, circa 150 in tutta la Sicilia, il cui mandato scadrà entro i prossimi 18 mesi. Tra le vittime eccelenti c’è il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, che non potrà guidare la prima città metropolitana di Palermo. L’ultima data utile per partecipare era il 21 novembre. In provincia di Ragusa sono fuori dai giochi il sindaco di Vittoria, il sindaco di Santa Croce Camerina e forse, in base all’interpretazione della legge, anche il sindaco di Chiaramonte.