A seguito delle segnalazioni pervenute in merito a tentativi di truffa operati da ignoti nei confronti di pensionati Inps, interviene il direttore provinciale, Saverio Giunta. “Appare doveroso informare i cittadini – scrive in una nota – di quanto accaduto al fine di metterli al riparo da azioni delittuose perpetrate da malviventi sempre in azione. Personale religioso di vari istituti della provincia ha segnalato a questo ufficio di avere ricevuto una telefonata a scopo di raggiro. Una persona, spacciandosi per sedicente legale o funzionario Inps della sede provinciale o dell’Agenzia di Vittoria, ha riferito alle suore contattate che avrebbero dovuto riscuotere un rimborso di svariate migliaia di euro a titolo di residui di pensioni accumulate nel tempo. Per ottenere informazioni precise, la religiosa avrebbe dovuto prendere contatti con una persona responsabile Inps (fornendo nome e cognome e numero di cellulare), al quale esibire la carta d’identità e la ricevuta di versamento dell’importo di circa 2.000/2.500 euro effettuato tramite vaglia postale a favore di un soggetto (fornendo nome cognome e un indirizzo di Settimo Torinese). Il versamento, è stato precisato, era indispensabile per ottenere presto il diritto alla riscossione”.
“Una suora – continua Giunta – avendo intuito il probabile tentativo di truffa, ha segnalato il caso a questo ufficio, ottenendo la conferma che nessun funzionario dell’Inps è autorizzato a telefonare a persone per comunicare rimborsi o richiedere versamenti online; altre religiose, purtroppo, hanno effettuato il versamento tramite vaglia postale, prima di recarsi presso i nostri uffici per informazioni. Tutte le suore sono state invitate dai funzionari di questo Ufficio a presentare immediatamente denuncia alle forze dell’ordine. Si ribadisce che nessun funzionario o legale dell’Inps è autorizzato a telefonare agli utenti per comunicare rimborsi o pagamento di arretrati ed a richiedere versamenti on line. Pertanto, si invitano i cittadini a segnalare all’Inps e alle forze dell’ordine qualsiasi tentativo di raggiro, fornendo quanti particolari possibili al fine di facilitare l’individuazione di soggetti che operano queste azioni fraudolente a danno di soggetti deboli e pensionati”.