Non sono mancati i colpi di scena ieri mattina nell’ultimo atto dell’incidente probatorio davanti al tribunale di Ragusa per l’inchiesta sull’omicidio del piccolo Lorys Stival (foto), ritrovato morto in un canalone nelle campagne di Santa Croce Camerina lo scorso 29 novembre.
In cella per il delitto c’è la mamma Veronica Panarello, fermata da polizia e carabinieri di Ragusa la notte dell’8 dicembre scorso. Il confronto fra la difesa da un lato, i legali di parte civile e gli investigatori dall’altro, riguarda la mancanza, fra i video oggetto della relazione del perito del gip, di alcune immagini originali che documenterebbero il tragitto della Panarello. Video dei quali, però — è la replica — è stata fatta e messa a disposizione copia.
L’avvocato Francesco Villardita ha contestato l’assenza in aula dell’indagata. Il gip Claudio Maggioni, dopo una breve camera di consiglio, ha respinto l’eccezione. Assente anche l’altro indagato, per atto dovuto, il cosiddetto «cacciatore» Orazio Fidone. Il perito incaricato dal gip del Tribunale di Ragusa, come viene riportato oggi sul quotidiano “Giornale di Sicilia”, ha depositato la relazione sui filmati delle telecamere pubbliche e private.
Secondo l’avvocato difensore della Panarello mancano alcune immagini originali che rendono ancora più deboli gli indizi ai danni della mamma di Lorys. Una di queste sarebbe quella che avrebbe ripreso una automobile compatibile a quella in uso a Veronica Panarello, svoltare verso il Vecchio Mulino, luogo dove venne ritrovato il corpicino del bambino.