E’ tuttora in fase di svolgimento l’ispezione straordinaria alla soprintendenza di Ragusa richiesta da Legambiente per accertare tutte le presunte violazioni del piano paesaggistico contestate all’ufficio, fra cui il rilascio di due autorizzazioni per la ricerca di idrocarburi in aree tutelate dallo stesso piano. Ne dà comunicazione l’associazione ambientalista, che, in una nota, rileva che “è iniziata l’ispezione straordinaria in riferimento al periodo di reggenza di Rosalba Panvini (nella foto). La richiesta di ispezione era stata avanzata da Legambiente – prosegue la nota – per accertare tutte le violazioni del piano paesaggistico contestate all’ufficio e ripristinare condizioni di legalità. Per Legambiente sin dalla fine del 2010, anno in cui è stato adottato il piano paesaggistico di Ragusa, la soprintendenza, nell’esercizio delle proprie competenze, ha violato sistematicamente alcune norme, tra cui quelle poste a tutela delle coste. Ha consentito la realizzazione di costruzioni sparse ad uso rurale e residenziale turistico, la costruzione di uno stabilimento balneare in zona di tutela 3 e il rilascio di due autorizzazioni per la ricerca di idrocarburi, sempre in aree tutelate dal piano”.
“Alla luce di tutto questo – si continua a leggere nella nota – consideriamo sbagliato che la Regione, senza neanche attendere l’esito dell’ispezione, abbia nominato la Panvini, che fino a ieri ha diretto proprio la soprintendenza di Ragusa, soprintendente di Siracusa. La nomina è tanto più inopportuna se si considera che cade in un momento particolarmente delicato, alla vigilia dell’inizio dell’iter di approvazione del piano paesaggistico e nel momento in cui proprio la soprintendenza di Siracusa è chiamata a esprimersi su questioni di grande importanza per la salvaguardia del territorio, a partire dal mega resort di Ognina. A quest’ultimo proposito, ci chiediamo: la nuova soprintendente manterrà il parere negativo sulla proposta di variante espresso due giorni fa da chi l’ha preceduta? La nuova Soprintendente continuerà a difendere dall’aggressione dei palazzinari il territorio compreso entro i confini del parco archeologico della Neapolis, le mura Dionigiane e l’Epipoli? Ne difenderà la perimetrazione? Non ci conforta affatto sapere che sarà la Panvini a esprimere i pareri sulle numerose osservazioni al piano paesaggistico proposte con la possibilità di depotenziarne l’efficacia”.
“Naturalmente – chiude la nota di Legambiente – saremmo felici di sbagliarci e di vedere la nuova soprintendente mantenere la linea di rigore adottata dall’ente durante la direzione di Beatrice Basile e di Mariella Musumeci, che in questi mesi di reggenza hanno svolto un ottimo lavoro”.