Ricordate Silvio Galizia? Il 48enne di Scicli ha avuto, anni fa, il suo momento di celebrità. Prima come consigliere provinciale, poi come punto di riferimento di alcune cordate politiche del centrodestra, quindi come consigliere comunale. La premessa è necessaria per inquadrare il personaggio che il gup del tribunale di Siracusa Michele Consiglio ha condannato a 4 anni e otto mesi di reclusione per violenza sessuale su una bimba di 10 anni.
La notizia risale al 19 settembre, ma è stata battuta dall’Ansa solo oggi. Galizia (nella foto) è stato anche interdetto in perpetuo dai pubblici uffici e da qualunque ufficio attinente alla tutela, curatela e amministrazione di sostegno. Silvio Galizia è stato inoltre condannato al risarcimento dei danni in favore delle parti civili, rappresentate da Franco Passanisi del foro di Catania, e ad una immediata provvisionale di 30mila euro sempre per la parte civile. La sentenza di condanna è arrivata con il rito abbreviato scelto dall’imputato in udienza preliminare.
I fatti avvennero nell’agosto 2012 su una barca ormeggiata al porto di Marzamemi. La bimba si confidò con una amica che a sua volta raccontò tutto alla madre. Galizia, imprenditore, è stato capogruppo del PdL alla ex Provincia regionale di Ragusa, esponente di Forza Italia e dell’Mpa e consigliere comunale di Scicli. E’ probabile che il legale di fiducia di Galizia, l’avvocato Mario Caruso, valuti l’opportunità di presentare ricorso avverso la sentenza di condanna del suo assistito che ha sempre respinto ogni addebito.
Ma cosa accadde nel 2012? Secondo quanto emerso nel dibattimento, Galizia avrebbe approfittato della momentanea distrazione di una coppia di amici, con i quali stava facendo una gita in barca, per puntare le sue attenzioni sulla loro bambina, che sul momento non ebbe il coraggio di raccontare nulla ad alcuno. Tempo dopo, la polizia tenne casualmente una lezione, nella classe della bambina, circa le precauzioni da prendere in rapporto alla pedopornografia, soprattutto quando i piccoli frequentano internet. Fu in quella occasione che la bimba trovò il coraggio di raccontare l’episodio di cui era stata vittima. La bimba confessò che mentre i suoi genitori facevano un bagno in mare, Galizia le avrebbe mostrato attenzioni morbose nella cuccetta della barca.