Una esperienza straordinaria, totalizzante, appagante. E anche se alla fine non sono arrivate medaglie, questo è uno dei pochi casi in cui l’importante è affermare con orgoglio: “Noi c’eravamo”. La sintesi della missione Basaki ai mondiali master di Amsterdam di judo, tenutisi nei giorni scorsi, è tutta qui. La sintesi di un gruppo di atleti, quello formato dal maestro Salvo Baglieri e da Salvo Miciluzzo per la categoria M2 e Danilo Occhipinti per la M3, che ha toccato il cielo con un dito (era la prima volta che la scuola Basaki di Ragusa partecipava a un evento simile) e che ha messo in campo tutta la propria grinta e la propria determinazione per rendersi degno di questo onore.
“Non capita tutti i giorni – afferma il maestro Baglieri – partecipare a un campionato mondiale, confrontarsi con scuole e filosofie di judo internazionali praticate da atleti con formazione ed estrazione differenti dalle nostre. Eppure, nonostante tutto, sebbene non siano arrivate medaglie, siamo riusciti a fare comunque la nostra bella figura. Salvo Miciluzzo, ad esempio, ha reso la vita difficile a un atleta brasiliano che ha vinto tutti i combattimenti precedenti nel giro di poche battute mentre con il nostro atleta ha dovuto sudare le proverbiali sette camicie. E anche Occhipinti non è stato da meno, dimostrando di avere parecchia tenacia e grinta”. A dire il vero, anche se medaglie non sono arrivate in maniera diretta ai ragusani, una si può dire sia stata conquistata in modo indiretto. Il maestro Salvo Baglieri, infatti, ha ricoperto il ruolo di assistente tecnico in occasione del combattimento finale dell’ennese Salvatore Palillo che ha conquistato la medaglia d’oro nella categoria 60 kg M4. “In realtà – dice il maestro Baglieri – Palillo si allena da solo ma un tecnico deve essere necessariamente presente, secondo le norme federali, in occasione dei combattimenti più importanti. Così mi ha chiesto di sostenerlo e devo dire che è stata una grande soddisfazione essere riusciti, come siciliani, a portare a casa questo fantastico risultato”. Adesso gli allenamenti, in casa Basaki, continueranno con maggiore intensità rispetto al passato. “Questa esperienza ci ha insegnato, qualora ce ne fosse di bisogno – continua Baglieri – che non bisogna mai interrompere gli allenamenti, che c’è ancora parecchio da imparare. Insomma, ci è stata instillata la voglia di fare ancora di più e meglio. E chissà che ai prossimi mondiali…”.