La città di Ragusa dice no alle scelte aziendali, in materia sanitaria, dei vertici dell’Asp. Il piano firmato da Maurizio Aricò, manager dell’azienda sanitaria provinciale numero 7, così com’è non piace. Lo hanno già detto nei giorni scorsi il sindaco, Federico Piccitto, e il presidente del Consiglio comunale, Giovanni Iacono, oltre ai capigruppo consiliari che, evento storico, per la prima volta si sono schierati tutti assieme per il bene della città. Lo hanno ribadito oggi pomeriggio, in occasione della seduta aperta del Consiglio comunale sull’argomento, tenutasi dinanzi all’ospedale Civile, dopo avere approvato un documento dai toni durissimi nei confronti di Aricò.
A quest’ultimo viene chiesto di compiere una marcia indietro, di modificare alcuni contenuti dell’atto aziendale e, soprattutto, di evitare che l’ospedale Giovanni Paolo II, che ancora deve entrare in funzione, sia svuotato di contenuti prima di nascere. La seduta si è protratta sino alle otto di sera. Numerosi sono stati gli interventi. C’erano, tra gli altri, il presidente della commissione Sanità all’Ars, Pippo Digiacomo, il leader dei Cinque stelle in Sicilia, Giancarlo Cancelleri, i deputati M5S Vanessa Ferreri e Marialucia Lorefice, oltre a numerosi rappresentanti del mondo della Sanità, tra cui i precari che da questa riforma sarebbero i più penalizzati di tutti. C’erano anche il sindaco di Chiaramonte Vito Fornaro, con alcuni assessori, e alcuni consiglieri di minoranza di Santa Croce Camerina.
In particolare, è emerso che l’atto aziendale, così come è stato redatto, non si ispirerebbe affatto ai principi riformatori del decreto Balduzzi ma tende, più che altro, a risolvere una serie di questioni campanilistiche, mettendo delle toppe più o meno estese a tutta una serie di problematiche che erano state sollevate. Per il sindaco Piccitto, è necessario “contrastare con ogni forza questo piano sanitario che non risponde affatto alle esigenze dell’utenza della nostra città. Insomma, non possiamo far finta di niente”. Insomma, la “guerra” nei confronti di Aricò sembra essere soltanto all’inizio.