Si è svolta stamattina, presso la sede dell’Anmil, un’importante conferenza stampa con lo scopo di illustrare una novità storica degna di nota: l’Anmil (associazione nazionale mutilati e invalidi sul lavoro) diventa, a livello siciliano, anche Agenzia del lavoro. E non solo. Quest’ultima è stata inoltre accreditata per l’attivazione di corsi di formazione rivolti a mutilati e invalidi sul lavoro. “Il nostro obiettivo principale – ci racconta Nino Capozzo, presidente regionale dell’Anmil – è poter dare una speranza concreta a tutta quella gente rimasta invalida a causa di incidenti sul lavoro. E siamo veramente orgogliosi per questa conquista che, insieme all’onorevole Orazio Ragusa ed alla dottoressa Romina Licciardi, abbiamo finalmente raggiunto”. La dottoressa Licciardi, infatti, punta soprattutto alla ricollocazione del posto del lavoro del soggetto interessato ed alla diretta formazione.
“E’ importante fornire risposte pratiche e offrire soluzioni vantaggiose ai lavoratori invalidi, poiché abbiamo il dovere morale di provarci e lo faremo con tutti i nostri mezzi possibili. Soprattutto con il cuore” continua il presidente Capozzo. L’agenzia sarà presente in tutte le sedi territoriali dell’Anmil (una in provincia e nove in tutta la regione); interverranno due figure principali che si occuperanno principalmente della ricerca attiva del lavoro e dell’accompagnamento del soggetto, tramite la Sgo (servizi per il lavoro generale obbligatori) e la Ssf (servizi specialistici formativi).
A tal proposito, domenica 11 ottobre l’Anmil Onlus, ha organizzato la 65° giornata nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro: il raduno sarà alle 9,30 presso Piazza del Popolo, seguirà una celebrazione della Santa Messa presso la chiesa “S. Maria delle Grazie” a Vittoria, e alle 12.30 ci sarà la cerimonia civile presso la sala intrattenimenti “Giardino Rosa” a Ragusa. “La giornata – interviene la presidentessa territoriale Maria Agnello – vuole ricordare le vittime e gli infortunati sul lavoro in Italia e nello stesso tempo richiamare l’attenzione sul rispetto delle norme di prevenzione e di sicurezza in ambito lavorativo”.
Sono vicende di uomini e donne, con nomi e cognomi e non numeri astratti, come invece troppo spesso vengono trattate le vittime del lavoro; numeri su cui si perde inutilmente tempo prezioso. C’è, ad esempio, la storia di Gianluigi Iacono, presente all’incontro, un giovane disoccupato da tre anni dopo un incidente itinerante, mentre tornava da lavoro; situazioni delicate che non ammettono più ignoranze e inattivismo, ma che hanno bisogno di gesti tangibili ed effettivi. “Il mio impegno – conclude il presidente Capozzo- è proprio quello di dare una speranza a giovani come lui, senza illusioni o falsi sogni, ma lottando in prima linea verso la tutela e la salvaguardia di queste storie” (nella foto da sinistra il funzionario socio-educativo dell’Inail, Franca Mangiapane, l’on. Orazio Ragusa, Nino Capozzo, Romina Licciardi, Maria Agnello).