A distanza di dieci mesi e mezzo dal delitto del piccolo Loris, arriva l’avviso di conclusione delle indagini da parte della Procura di Ragusa a carico di Veronica Panarello. Gli inquirenti la ritengono l’unica responsabile del delitto. Il provvedimento è già stato notificato alle parti. Viene ipotizzato l´omicidio aggravato. La donna, secondo le indagini della polizia, avrebbe strangolato con una fascetta di plastica il suo stesso figlioletto di otto anni, gettandone poi il corpo in un canalone di contrada Mulino Vecchio, nelle campagne di Santa Croce Camerina.
L’avvocato Francesco Villardita, legale di fiducia della Panarello, ha subito dichiarato: «Vaglieremo tutte le opzioni, anche l´eventuale ricorso a riti alternativi, ma lo faremo soltanto dopo avere preso e letto tutti gli atti confluiti nell’inchiesta». La donna continua a proclamarsi innocente. L´avviso di chiusura indagini è propedeutico alla richiesta di rinvio a giudizio dell’indagata. Nel caso l´avvocato Villardita dovesse optare per la scelta del rito ordinario il rito ordinario, si andrebbe incontro ad un processo indiziario lungo, combattuto e molto complesso. Non sono stati ancora individuati, infatti, il movente e l’arma del delitto. Dal giorno dell’Immacolata dello scorso anno, Veronica Panarello si trova rinchiusa in carcere.