Assolto con formula piena perché il fatto non sussiste. L’accusa era di peculato per il già presidente del Corfilac (Consorzio per la ricerca sulla filiera lattiero casearia) di Ragusa Pippo Licitra (nella foto), che era stato rinviato a giudizio dal gup nel febbraio 2013 anche per l’accusa di truffa, la cui assoluzione è invece giunta per la prescrizione del reato, che risale al 2006. In quella data Licitra chiese il rimborso del soggiorno in un albergo che aveva pagato con la carta di credito personale e non con quella del consorzio. L’accusa di abuso d’ufficio venne meno invece prima del rinvio a giudizio.
La sentenza assolutoria è arrivata al termine di oltre due ore di camera di consiglio del collegio penale presieduto dal giudice Vincenzo Ignaccolo. Il pm Alessia La Placa aveva chiesto la condanna a tre anni di carcere per il peculato e l’assoluzione per intervenuta prescrizione per la truffa. A Licitra la guardia di finanza contestava un uso disinvolto della carta di credito consortile. Secondo i giudici quelle spese rientravano tra quelle istituzionali previste dalla carica allora ricoperta da Licitra in seno al Corfilac, facendo venire meno il reato di peculato. Nei giorni scorsi Licitra è stato di nuovo denunciato dalle fiamme gialle per abuso d’ufficio, peculato e appropriazione indebita di materiale informatico di proprietà del consorzio.