Il Consiglio comunale di Ragusa riunitosi nel pomeriggio di ieri, giovedì 22 ottobre, dopo aver dedicato la prima parte dei lavori all’attività ispettiva, ha preso in esame un ordine del giorno, sottoscritto da tutti i capigruppo consiliari, riguardante il piano aziendale dell’Asp 7. Il documento presentato in aula dal presidente del Consiglio Comunale, Giovanni Iacono, dopo un intervento del sindaco Federico Piccitto, che ha ringraziato tutti il rappresentanti del massimo consesso per aver condiviso in maniera unanime la battaglia intrapresa con cui si contestano i tagli alla sanità di Ragusa, ed un ampio ed articolato dibattito a cui sono intervenuti i consiglieri comunali appartenenti ai diversi schieramenti politici, ha approvato alla unanimità l’ordine del giorno, presenti e votanti 23 consiglieri.
Il documento ritiene che l’atto aziendale debba essere rimodulato in conformità alla normativa nazionale, recepita dalla Regione Siciliana e conseguentemente l’Assessorato della salute non può approvare l’atto aziendale ma rinviarlo all’Asp di Ragusa. Il Consiglio invita l’Amministrazione comunale di Ragusa di valutare l’opportunità, adottando tutti gli atti conseguenziali, di esperire ogni azione giuridica tesa ad impugnare gli atti adottati dall’Asp 7 di Ragusa ed in modo particolare la deliberazione del Direttore Generale n. 1923 del 25/09/2015 e le conseguenti n. 1924 del 25/09/2015 per le parti carenti di individuazione risorse e n. 1925 del 26/09/2015 e di impugnare eventuale provvedimenti di recepimento degli stessi da parte della Regione Sicilia.
Inoltre, è stato dato mandato al presidente del Consiglio Comunale di trasmettere il presente documento in uno agli atti allegati al presidente della Regione Siciliana, all’assessore regionale alla Salute, al presidente della Commissione Sanità dell’Ars, al presidente del Consiglio dei Ministri, Al Ministro della Salute, al Ministro dell’Economia, all’Agenas.