Diventa ancora più ingarbugliata la vicenda che riguarda Veronica Panarello (nella foto), madre di Loris Stival, il bambino ucciso il 29 novembre dello scorso anno a Santa Croce Camerina. La donna, oggi, è stata al centro di un lungo interrogatorio, circa cinque ore, nel carcere di Agrigento dove si trova rinchiusa dallo scorso 8 dicembre. E’ stata la stessa Panarello a chiedere di essere sentita. A raccogliere le dichiarazioni il sostituto procuratore di Ragusa Marco Rota. A partecipare all’interrogatorio il legale della Panarello, l’avvocato Francesco Villardita. L’interrogatorio ha preso il via dopo mezzogiorno e si è concluso intorno alle 17,20. Perché la Panarello ha chiesto di essere sentita? Secondo indiscrezioni, venerdì scorso, avrebbe confidato al marito Davide Stival di avere ricordato improvvisamente di non avere portato Loris a scuola il 29 novembre 2014, come aveva da sempre sempre sostenuto.
La Panarello avrebbe detto di ricordare anche di avere consegnato al bambino le chiavi per rientrare a casa. Poi il vuoto. Il 19 novembre è fissata l’udienza davanti al Gup sulla richiesta di rinvio a giudizio ma su istanza della difesa potrebbe slittare di almeno 24 ore. Intanto il legale Francesco Villardita afferma che non farà più alcuna dichiarazione alla stampa sino all’udienza preliminare. “E’ stata un giornata pesante – ha dichiarato – non faccio nessun commento”.