La mobilità in Sicilia – afferma la parlamentare del M5S Marialucia Lorefice (nella foto), membro della Commissione Affari Sociali – subisce sempre il peso di scelte sbagliate. Da tempo con i colleghi del M5S abbiamo acceso i riflettori sulla Tecnis chiedendo anche le dimissioni degli amministratori palermitani e regionali coinvolti. E’ doveroso, anche al fine di una corretta informazione ai cittadini, rendere noto che abbiamo anche sollecitato la sospensione in via cautelativa di tutte le opere affidate alle società coinvolte, a vario titolo, dopo gli arresti di Concetto Albino Bosco Lo Giudice e Francesco Domenico Costanzo, nell’ambito dell’operazione ‘Dama Nera’, condotta dal Nucleo di polizia tributaria e dal Gico della Guardia di Finanza. La Tecnis, nello specifico, è coinvolta anche nella realizzazione dei lavori per la Ragusa-Catania; in riferimento a questi lavori, con i colleghi parlamentari del M5S, abbiamo presentato il 20 marzo scorso un esposto all’Anac, Autorità Nazionale anti Corruzione, del quale sono prima firmataria, concernente proprio il protocollo e i lavori per la Catania-Ragusa nonché la firma della relativa convenzione. L’Anac ha avviato quindi un’istruttoria. Nonostante da siciliana – continua la Lorefice – possa comprendere l’importanza delle opere pubbliche e delle infrastrutture in questione sono anche convinta, per lo stesso attaccamento alla mia terra, della necessità di realizzare tutte le procedure necessarie per evitare il riproporsi di fatti simili in futuro, garantendo trasparenza e legalità nell’affidamento di lavori così importanti per i cittadini siciliani i quali risultano purtroppo le vittime di un sistema malfunzionante. Noi del M5S ci stiamo impegnando, adesso, per un presente migliore e siamo fermamente convinti che i tanti sequestri di cantieri, anche in via preventiva, di cui quotidianamente giunge notizia, siano un segnale forte di cambiamento anche perché la Sicilia tutta sente forte la necessità di dire basta alle speculazioni a spese dei cittadini e del territorio.