Come avevamo annunciato l’incontro con il prefetto Vardè non è stato un buco nell’acqua, anzi. Premettiamo: sulla vicenda vige il massimo riserbo, però, è un dato incontestabile, gli operai, dopo l’incontro, erano decisamente più sereni. Cosa si siano detti non lo sappiamo, come non si sa che tipo di garanzia abbia potuto dare il prefetto ai 39 operai. La cosa si fa intricata, perché sembrerebbe, ma non c’è nulla di confermato, che il bando non verrà modificato in nessuna delle sue parti, nonostante ciò, i 39 posti di lavoro dovrebbero, usiamo il condizionale, esser tutti salvaguardati.
Nel frattempo, ieri sera, gli operai si sono riuniti presso i locali della Cgil, per discutere le prossime mosse, infatti se l’intervento del prefetto è servito a rasserenare gli animi, di certo non è servito ad interrompere lo stato di agitazione, i 39 lavoratori rimangono e rimarranno vigili sinché le garanzie non saranno certe e scritte nere su bianco.