Ieri si è svolta l’ultima seduta della commissione Trasparenza sull’ormai famoso “Caso Campo”. Ieri, ad essere interrogato è stato l’assessore Stefano Martorana, l’assessore competente. Poteva sapere, alcuni dicono che doveva sapere, secondo noi, invece, non è compito dell’assessore quello di controllare quotidianamente il rispetto dei capitolati d’appalto. Ricordiamolo: l’assessore ha una funzione politica, quella amministrativa compete ai dirigenti e a i loro sottoposti. In ogni caso è stato sentito ugualmente.
Martorana ha risposto a tutte le domande e a ricordato, che l’assessorato ha fatto tutto quello che era in suo dovere quando alcune anomalie sono emerse. Come sospendere il servizio non appena si rese necessario un tale provvedimento. Elisa Marino, presidente della Commissione Trasparenza, ha sciolto la seduta preannunciando una relazione finale.
La Commissione fu convocata all’indomani che la Campo rassegnò le sue dimissioni. Il sindaco stesso, quindici giorni dopo aver accettato le dimissioni, aveva dichiarato in Aula, non solo che riponeva la massima fiducia sull’operato e sulla rettitudine della Campo, ma che aspettava impaziente l’esito dei lavori della Commissione.
Oggi, che sono stati ascoltati tutti i soggetti coinvolti, direttamente o indirettamente, in questa vicenda, che cosa ne possiamo dedurre? Uno, la Campo non ha esercitato nessuna pressione affinché suo marito, il dottor Sottile, venisse assunto. Questo lo dichiarano senza balbettamenti di sorta tutti gli attori che hanno avuto un ruolo in questa vicenda. Il dottor Sottile, a differenza degli altri due letturisti che non hanno rinnovato il contratto, è stato l’unico ad aver accettato, senza avanzare pretese, le condizioni contrattuali impostegli dalla Cooperativa Sociale Pegaso (contratto di due mesi, per un compenso complessivo di 1000 euro).
L’altro dato, che emerge con estrema chiarezza dai lavori di questa Commissione, è che certi vizi della Pubblica Amministrazione, o meglio del nostro Comune, sono duri a morire, Cinque stelle o no. L’Ente pubblico scrive un bando di gara, redige un Capitolato speciale d’appalto, celebra la gara relativa e quindi affida il servizio alla ditta o alla cooperativa vincitrice della stessa. A questo punto se ne lava le mani sino al nuovo bando di gara. Detto in altri termini: non esercita l’indispensabile attività di controllo sul rispetto dei termini stabiliti nel Capitolato ed accettati senza alcuna riserva, è un contratto, dal soggetto che si è aggiudicato la gara. Ma ancora, da queste interlocuzioni è apparso chiaro come l’Ente comunale continua ad aver difficoltà a recepire in toto la normativa nazionale riguardante la contrattualizzazione degli operai dei vari servizi, che il Comune esternalizza.
Bene, ma questo che cosa c’entra con l’affaire Campo? L’aver accertato, ancora una volta, una certa deficienza degli uffici pubblici cosa apporta, in positivo o in negativo, all’intera vicenda? Le ombre che si addensarono, ed ancora insistono (per certuni), sulla moralità e sulla professionalità di Stefania Campo, sono state aggravate o diradate dall’aver constatato che il servizio dei letturisti, negli anni, è stato gestito con una certa leggerezza ed approssimazione?
Facciamo un passo indietro. La Campo si è dimessa perché qualcuno disse che lei aveva esercitato delle indebite pressioni affinché il marito fosse assunto. Queste indebite pressioni sono state smentite in modo categorico da tutti gli attori della vicenda? Sì!
A rigor di logica, allora Stefania Campo dovrebbe ritornare al suo assessorato. Se così non fosse, tutte le varie ipotesi che sono state snocciolate in queste settimane inizierebbero ad assurgere a verità ossia che dietro il “Caso Campo” vi è un complotto.
Emblematiche sono state le dichiarazioni fatte ieri dal sindaco Piccitto all’inaugurazione del teatro del plesso “S. Quasimodo”. Il sindaco in queste settimane, tranne quell’unica volta in Aula, non ha mai parlato pubblicamente della Campo, ieri l’ha ringraziata pubblicamente per aver scommesso e creduto, sino in fondo, sulla realizzazione di questo teatro. Lo ha fatto per mera cortesia istituzionale o perché è imminente l’ingresso in Giunta dell’architetto?