Nel tardo pomeriggio di ieri il sindaco di Modica Ignazio Abbate recatosi all’ospedale Maggiore di Modica per una visita di cortesia ha constatato di persona la situazione drammatica in cui è costretto ad operare il personale sanitario del presidio con gravi ripercussioni sui cittadini costretti a lunghe attese al Pronto Soccorso senza poter trovare un posto letto libero per il ricovero.
Il sindaco ha chiesto l’immediato intervento del manager Aricò (nella foto con il primo cittadino) invitandolo a constatare di persona ciò che stava accadendo in quel momento al Pronto Soccorso di Modica. Pazienti in barella in attesa da ore di essere ricoverati, pazienti ricoverati in reparti non appropriati, pazienti trattati e trattenuti in Pronto soccorso. Il sindaco si è reso conto che tale situazione è ormai quotidiana e non più tollerabile, minacciando anche di chiudere il Pronto Soccorso se non fossero state trovate immediate soluzioni.
La grave carenza di ausiliari, la carenza di medici, la carenza di infermieri che si è venuta a creare con il blocco del turn over e con i tagli dei posti letto senza adeguata alternativa sta distruggendo qualsiasi prospettiva di sanità pubblica nel futuro di questo territorio.
Il sindaco inoltre ha sollecitato Aricò ad intervenire sul Pronto Soccorso di Scicli che a fronte di un organico pari a quello di Modica gestisce solo codici bianchi e verdi dove in un anno si sono registrati appena 4 codici rossi peraltro trasferiti a Modica. “Che senso ha tutto questo” dice Abbate “perché non accorpare in modo da avere una struttura più efficiente?”.
Facendosi carico dei disagi dei cittadini presenti in quel momento al Pronto soccorso, verificate le difficoltà degli operatori sanitari, che vanno ringraziati per lo spirito di abnegazione e per l’attaccamento al lavoro, il sindaco ha chiamato il presidente delle Regione Crocetta con cui ha avuto un vivace scambio di idee sulla gestione della sanità siciliana, chiedendogli un immediato intervento risolutivo di queste criticità. Il sindaco ha ottenuto da parte del presidente l’assicurazione che il 20 gennaio sarà approvato l’atto aziendale che consentirà la risoluzione, anche se parziale, dei problemi decennali .Il rammarico del sindaco è che nell’ultimo decennio la politica non ha saputo interpretare i cambiamenti della sanità lasciando tutti, cittadini ed operatori, inascoltati nei loro bisogni. Il sindaco di Modica chiederà al presidente Crocetta, con insistenza, un’attenzione particolare alla sanità siciliana da troppo tempo abbandonata a se stessa anche proponendo tavoli tecnici di revisione di un sistema ormai prossimo al collasso.