E’ accusato di stalking e diffamazione. Ha preso il via al Tribunale monocratico di Ragusa il processo ai danni di un 46enne di Ragusa. L’uomo era stato denunciato di carabinieri di Marina di Ragusa per atti persecutori, violenza privata e diffamazione ai danni della sua ex. La donna si è costituita parte civile con l’avvocato Daniele Scrofani. L’udienza, dopo l’ammissione delle prove, è stata rinviata al 25 novembre per l’istruttoria. L’imputato è difeso dall’avvocato Aurora Di Matteo del foro di Catania. I fatti. Nel novembre e nel dicembre 2013 erano arrivate in numerosi esercizi commerciali di Marina di Ragusa, vale a dire bar, ristoranti e pizzerie, decine di grosse buste bianche con gli indirizzi scritti a penna in maniera ordinata. Nelle buste, alcune aperte dai destinatari, altre portate dagli stessi direttamente in caserma ai carabinieri, altre, come si scoprirà poi, gettate direttamente nei rifiuti, c’erano una serie di fogli dattiloscritti, dal contenuto non molto comprensibile, comunque riconducibile alla donna rappresentata nelle foto contenute in un Cd-Rom. La donna, una avvenente fanciulla dai capelli biondi, era rappresentata in pose artistiche su un lettone, completamente nuda. La donna, insomma, è stata esposta sulla “pubblica piazza” con scene assolutamente poco consone e che comunque riguardano la sfera privata di ciascuno. Un militare di Marina di Ragusa, vedendo le foto, ha riconosciuto la donna ricordandosi di averla identificata in auto con il fidanzato una sera dell’estate 2013 nel corso di un posto di controllo. Dopo essere stata convocata in caserma, la vittima ha raccontato che l’uomo aveva mostrato quelle foto ad alcuni colleghi e per questo lei lo aveva lasciato. Da quel momento è stata avviata una vera e propria persecuzione.