In fondo al tunnel è finalmente arrivata la luce. E, incredibilmente, rispettando più o meno i tempi prefissati. Ieri mattina l’abbattimento dell’ultimo diaframma della galleria che è stata creata tra contrada Graffetta, sulla Ispica-Pozzallo e contrada Mandriavecchia nel territorio di Modica. Il primo tangibile segnale di un’autostrada attesa più di quarant’anni e che sta finalmente arrivando in provincia di Ragusa con la speranza di essere davvero, come si ripete appunto da decenni, “volano di sviluppo”. La galleria fa parte dei lavori dei lotti 6, 7 e 8 del tratto che va da Rosolini a Modica all’interno del più grande tracciato dell’autostrada Siracusa – Ragusa – Gela. Ieri, poco dopo mezzogiorno, in contrada “Mandriavecchia” la ruspa ha abbattuto l’ultimo diaframma di pietra all’interno della galleria lunga 1250 metri.
E’ stato un momento suggestivo e al tempo stesso emozionante, che ha visto uscire da dentro la galleria anche i minatori che hanno portato dietro una piccola statua raffigurante Santa Barbara, la loro protettrice. Numerose le autorità presenti a partire dai vertici del Cas, presieduto da Rosario Faraci, al presidente della Regione, Rosario Crocetta, ed ancora i rappresentanti delle Prefetture e delle varie forze dell’ordine delle province di Siracusa e Ragusa, i sindaci di Modica, Rosolini e Ispica, i deputati regionali Gennuso e Vinciullo. Commenti positivi da parte del presidente Cas, Faraci: “E’ sicuramente un primo simbolico traguardo che arriva nonostante peripezie, problemi economici e tanti detrattori. Siamo riusciti a raggiungere questo primo passo significativo e contiamo, da qui ad un anno, un anno e mezzo, di poter inaugurare anche i primi lotti funzionali”. L’idea è infatti quella, una volta completata la galleria, di concentrarsi sui due cavalcavia che si stanno realizzando lungo il tragitto per superare le varie differenze altimetriche per poi procedere al completamento funzionale dei vari lotti.
Faraci ha parlato anche del protocollo di legalità sottoscritto in Prefettura a Ragusa dinnanzi al ministro Alfano. “E’ un protocollo di legalità molto rigoroso – dice Faraci – perché fin da subito si è compresa l’importanza di questa opera infrastrutturale che ha tante sfaccettature e che vede noi, stazione appaltante, particolarmente impegnati. Abbiamo avuto difficoltà economiche non imputabili a noi ma abbiamo preso la responsabilità di anticipare i 40 milioni di euro necessari per evitare il blocco dei cantieri di lavoro. Devo dire che da parte di tutti i componenti e i tecnici del Cas è stato profuso il massimo impegno e stiamo cercando di continuare in questo senso per giungere al risultato finale”. Un risultato che dovrebbe concretizzarsi entro maggio del 2018 anche se, grazie alla serietà del team di imprese che si è aggiudicato i lavori, si dovrebbe riuscire ad anticipare a marzo 2018. In generale si cercherà di lavorare con degli stralci funzionali aprendo i tratti autostradali via via già pronti. Il primo dovrebbe essere quello che va da Rosolini a Ispica.
Il presidente Crocetta si è detto molto soddisfatto per i lavori finora svolti sottolineando che sulla viabilità si sta lavorando a livello regionale all’interno di un masterplan generale e al tempo stesso dettagliato provincia per provincia. Tra i presenti anche il consigliere Nitto Rosso, componente del cda del Cas, che anche in rappresentanza della collettività iblea, sta seguendo da vicino l’iter e le varie fasi di lavoro. “Se non altro per il fatto che si stanno svolgendo nella mia provincia e dunque ho anche più facilità. Spesso faccio sopralluoghi e mi confronto con i vertici delle imprese aggiudicatarie in modo da prevenire eventuali problemi e superare eventuali ostacoli. Devo dire che si sta procedendo velocemente e molto bene. L’apertura della galleria è un nuovo importante passaggio. Al di là della festosa giornata, riteniamo che sia il completamento di un percorso che porterà a qualcosa di più importante e di nuovo per l’area iblea. Ci concentreremo adesso sugli altri cantieri su cui comunque si continua a lavorare anche di notte, ma certamente l’intervento sulla galleria è stato molto complesso, sia per le rocce friabili che hanno imposto la creazione di volte in cemento armato oltre ad un sistema molto particolare di impermeabilizzazione”.
E per il futuro, per gli altri tratti da realizzare fino a Ragusa e poi fino a Gela? Il presidente Faraci dice che i progetti ci sono ma non tutte le risorse economiche. “Stiamo cercando risorse ovunque – ha detto Faraci – I progetti ci sono ma mancano i fondi. Con il masterplan regionale penso che sarà un discorso che slitterà un po’ relativamente ai nuovi lotti ma ci stiamo lavorando”.
Nel suo intervento il governatore Crocetta ha sottolineato il risultato raggiunto: “Dopo l’aeroporto di Comiso aggiungiamo un altro tassello al sistema di viabilità della Sicilia e in particolar modo all’area iblea spesso dimenticata nel riparto dei fondi regionali, nazionali e comunitari, come tante altre piccole periferie della nostra isola. Non c’è dubbio infatti che le grandi città riescono ad attrarre grandi poteri economici che riescano a drenare maggiori risorse. Questa di oggi è una bellissima scommessa che stiamo vincendo e spero che possa portare beneficio all’intera area. Stiamo già lavorando per modificare, ovvero interagire, con le autorità competenti in ordine al prosieguo dei lavori e mi riferisco al tratto che da Modica dovrà giungere fino a Gela. Come sapete non è una competenza di questa Regione, ma metteremo tutto quello che potremo effettivamente avanzare in campo affinché questo risultato possa essere garantito a questa collettività. Un ringraziamento a parte va fatto ai lavoratori che con spirito di abnegazione e grande senso di partecipazione, hanno lavorato e stanno lavorando in questi cantieri anche di notte per giungere al risultato”.
Fonte: Michele Barbagallo – quotidiano “La Sicilia”