Quattrocentottantuno a bordo di 4 gommoni salpano dalla Libia e gli scafisti vengono “arruolati” tra i migranti che si offrono pur di guadagnare qualche centinaio di dollari.
Questo il risultato delle indagini, ma è parziale, tra poco potrebbero scattare i fermi anche per altri soggetti. Intanto sono stati fermati già Ghice Maghet, nato in Senegal il 01.01.1993, Dafe Iaia nato in Guinea il 27/01/1995, Dialy Sarr Lamine, nato in Senegal il 04.03.1992 e Agbor Christian, nato in Nigeria il 13.04.1995.
Le operazioni di sbarco non hanno fatto registrare criticità ed è stata prestata la massima attenzione verso i soggetti che avevano bisogno di cure mediche, in particolar modo diverse donne incinte e tanti minori alcuni in tenerissima età.
Gli uomini della Polizia di Stato – Squadra Mobile Questura di Ragusa – con la partecipazione di un’aliquota di Carabinieri e della Guardia di Finanza hanno concluso la prima fase delle indagini, ma senza sosta stanno lavorando per individuare gli scafisti di due dei 4 gommoni.
Sono salpati dalla Libia praticamente insieme, così hanno riferito i testimoni e sono stati soccorsi quasi contestualmente dalle navi impegnate nello specchio di acqua davanti le coste libiche.
Hanno navigato per 8 ore o poco più e subito sono stati soccorsi superate le acque libiche, così come gli organizzatori gli avevano detto di fare. Li mandano ormai con imbarcazioni fatiscenti e cariche oltremodo, il tutto al fine di guadagnare sulle spalle dei migranti qualche centinaio di dollari in più. “Ci fanno stringere, ci picchiano se non facciamo posto agli altri e se ci lamentiamo usano grossi bastoni per farci sistemare a bordo come dicono loro, anche se lo spazio era già finito”.
Gli investigatori hanno ascoltato per ore i migranti e sono arrivati ad individuare due equipaggi di scafisti che hanno condotto 2 gommoni. Uno era il timoniere e l’altro si occupava di rifornire i motori e dare le coordinate per non perdersi in mare. Seguono entrambi le istruzioni impartite dai libici prima della partenza e così, giunti in acque internazionali segnalano la loro presenza e si fanno soccorrere.
Le indagini hanno permesso di stabilire il consolidato sistema dei trafficanti ti esseri umani.
Anche questi passeggeri hanno pagato circa 1.000 dollari cadauno elemento che ha permesso agli organizzatori di incassare quasi mezzo milione di dollari.
Nel 2016 sono 6 gli scafisti fermati in provincia di Ragusa. Lo scorso anno sono stati arrestati 150 scafisti dalla Polizia Giudiziaria. Inoltre, sono in corso numerose attività in collaborazione con le altre Squadre Mobili siciliane della Polizia di Stato (coordinate dal Servizio Centrale Operativo della Direzione Centrale Anticrimine) al fine di permettere scambi informativi utili per gestire indagini sul traffico di migranti dalle coste straniere a quelle Italiane.