“Il salvataggio portato a compimento, domenica pomeriggio, dai volontari della Protezione civile in servizio a Marina di Ragusa mi fornisce lo spunto per una riflessione a voce alta e un invito da rivolgere all’Amministrazione comunale”. Lo dice il consigliere comunale del Movimento Civico Ibleo, Gianluca Morando, il quale mette in rilievo come, dallo scorso 1 gennaio, l’operatività del servizio sia stata ridotta. “In pratica – chiarisce il consigliere comunale – i volontari sono in attività dal lunedì al mercoledì dalle 9 alle 14, dal giovedì alla domenica dalle 9 alle 19. Significa che sono stati tagliati gli orari pomeridiani dei primi tre giorni della settimana. Ora, se un servizio viene riconosciuto come valido, indispensabile, anche per il supporto sostanziale fornito nella salvezza garantita ad alcune vite umane, non si capisce come lo stesso non si debba tenere durante determinati orari di alcuni giorni della settimana. In quei giorni sarà vietato annegare? Oppure dobbiamo attendere l’intervento della Guardia costiera di Pozzallo con tutto il tempo, che può risultare fatale, che occorre per intervenire dovendo spostarsi i natanti della Capitaneria lungo la costa? A conti fatti, senza il turno pomeridiano, l’Amministrazione comunale risparmia circa mille euro al mese, vale a dire dodicimila euro in un anno. E sono somme che un Comune come quello di Ragusa non può permettersi a fronte delle garanzie che sarebbero fornite a chi, eventualmente, si troverebbe in brutte acque? Ritengo tutto ciò incomprensibile e, per questo motivo, invito l’Amministrazione comunale a fare marcia indietro e a destinare le somme necessarie per garantire il servizio dal lunedì alla domenica negli orari previsti. Anche perché, complici le belle giornate di sole, lo specchio d’acqua antistante Marina di Ragusa è risultato frequentato, in questi ultimi giorni, dagli appassionati di surf, da quelli di kite, per non parlare dei diportisti che svernano dalle nostre parti” (foto tratta dal mensile Freetime).