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Era il capo della banda che razziava nelle campagne di Marina di Ragusa, arrestato il romeno Vasile Calin

by Redazione
29 Ottobre 2018
in Politica
Era il capo della banda che razziava nelle campagne di Marina di Ragusa, arrestato il romeno Vasile Calin
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Catturato anche il capo della banda di rumeni che, nel mese di marzo 2015, in un casolare situato nelle campagne di Marina di Ragusa, agendo con lo stile della banda dei “Drughi” del film “Arancia Meccanica”, compì una rapina ai danni di una coppia di loro connazionali, residenti in un casolare di campagna a Marina di Ragusa.

I Carabinieri del Comando Provinciale di Ragusa hanno infatti hanno dato esecuzione a una misura cautelare in carcere, emessa dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Ragusa, dott. Claudio Maggioni, su richiesta del Pubblico Ministero dott.ssa Valentina Botti della Procura della Repubblica iblea capeggiata dal dott. Carmelo Petralia, a carico di Vasile Calin, cittadino rumeno di anni 38, da anni residente a Vittoria, ove ha accumulato numerosi precedenti penali, soprattutto per reati contro il patrimonio, tanto da essere sottoposto alla sorveglianza speciale di pubblica sicurezza e che oggi è stato arrestato poiché, dalle indagini compiute dai miliari dell’Arma, è emerso che era il capo della banda di feroci rapinatori, composta da soggetti di nazionalità rumena sgominata, nel mese di ottobre 2015, dai Carabinieri del Comando Provinciale di Ragusa, che arrestavano nr.3 soggetti rumeni, ritenuti responsabili di rapina pluriaggravata e violenza sessuale.

Era la sera del 6 marzo 2015, verso le otto di sera, quando quattro individui con il volto travisato e armati di bastoni, spranghe e un fucile, facevano irruzione in un casolare nelle campagne di Marina di Ragusa, abitato da un coppia agricoltori rumeni, aggredendo brutalmente le povere vittime, per le quali iniziava un vero e proprio incubo, durato circa venti interminabili minuti, durante i quali venivano selvaggiamente picchiati a bastonate, a tal punto che l’uomo perdeva i sensi, con i malviventi che, dopo aver messo a soqquadro l’abitazione, s’impossessavano di  preziosi, denaro contante e telefoni cellulari e, prima di fuggire, esplodevano anche un colpo di fucile, che attingeva e distruggeva un mobile in legno.

Nel corso della rapina, però, i rapinatori non ci accontentavano di razziare tutto quello che trovavano nella povera casa, ma decidevano anche di compiere una violenza sessuale nei confronti della donna che, dopo essere stata immobilizzata sul letto, e dopo che gli erano stati abbassati i pantaloni, veniva palpeggiata a turno da tutti i malviventi in tutte le parti del corpo.

Subito dopo la fuga dei rapinatori, le povere vittime chiedevano quindi l’aiuto dei Carabinieri, mediante una telefonata sul numero unico europeo di pronto intervento 112, e i militari immediatamente si precipitavano sul posto con diverse pattuglie, del Nucleo Radiomobile di Ragusa, della Stazione di Marina di Ragusa e del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale, avviando le indagini del caso.

Tali indagini, nel mese di ottobre 2015, giungevano ad un’importante risultato poiché, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dall’A.G. di Ragusa, venivano tratti in arresto nr.3 componenti della banda di  rapinatori, ossia i cittadini rumeni Ciubotaru Florin, 28enne incensurato, Maftei Paul Emilian, 35enne pregiudicato, e Sandu Florin, 30enne pregiudicato, che si trovano ancora detenuti presso la casa circondariale di Ragusa. Come si ricorderà, nel corso delle perquisizioni eseguite al momento di tali arresti, veniva pure recuperato uno dei telefoni cellulari oggetto di rapina, che era stato di fondamentale importanza per risalire agli autori del fatto in quanto, spulciando i tabulati telefonici di tale telefono, i militari avevano accertato che i rapinatori avevano inserito all’interno dello stesso delle schede telefoniche a loro riconducibili.

Considerato però che dalle testimonianze delle vittime risultava chiaramente che a compiere la rapina erano state più di tre persone, gli investigatori dell’Arma proseguivano nelle loro indagini, per individuare l’ultimo componente della banda rimasto ancora libero, che veniva identificato nell’odierno arrestato Vasile Calin. Dalle indagini inoltre emergeva che il Calin non solo aveva partecipato direttamente alla rapina ma, probabilmente in virtù del suo curriculum criminale, aveva anche assunto il ruolo d’ideatore della rapina e capo della banda che l’aveva portata a termine, in grado d’impartire ordini agli altri soggetti già tratti in arresto. Per tale motivo i Carabinieri del Comando Provinciale, richiedevano alla Procura della Repubblica di Ragusa, l’emissione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, che veniva subito inoltrata al GIP del Tribunale che, nel giro di pochi giorni, emetteva il relativo provvedimento cautelare. Alle prime luci dell’alba i militari dell’Arma, quindi, si recavano in c.da Pozzo Bollente di Vittoria ove, presso la sua abitazione di campagna, rintracciavano il Vasile Calin, che veniva subito tratto in arresto e, dopo i rilievi foto-dattiloscopici, associato alla casa circondariale di Ragusa.

Tags: CalinCarabinierimarina di ragusarazziatoriromenoVasile

Redazione

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