Giovanni Iacono (nella foto), presidente del Consiglio comunale di Ragusa, ha annunciato questa mattina, in conferenza stampa, le sue irrevocabili dimissioni dal ruolo istituzionale che occupa. In pratica, Iacono rimarrà sempre in seno al civico consesso ma non più da presidente. Quindi, il Consiglio comunale sarà chiamato, a breve, a nominare il successo di Iacono. Quest’ultimo ha motivato la propria scelta per dare un segnale forte della città contro l’emendamento “scippa royalties” presentato dall’on. Nello Dipasquale. “Un emendamento – ha spiegato Iacono – che la città non può digerire”. Ma se quella di Iacono, invece, fosse solo una mossa politica ammantata di buoni propositi? Cioè, così facendo il presidente del Consiglio dimissionario avrà le mani libere per fare politica (in chiave elezioni amministrative?). Ma non solo. Potrebbe essere anche libero per andare a fare l’assessore in seno alla Giunta Piccitto o per proporre un altro assessore dei suoi. In più, liberando la casella di presidente del Consiglio, sarà un altro dei Cinque Stelle che, certamente, andrà ad occuparla. Finendo, quindi, con il tacitare tutti i mugugni che il gruppo dei contestatori di Piccitto ha elevato al cielo in questi ultimi tre mesi. Ad esempio, Antonio Tringali potrebbe essere benissimo il successore di Iacono. E così Stefano Martorana, l’assessore al Bilancio contestatissimo da una squadra di pentastellati, potrebbe proseguire la propria esperienza in seno all’esecutivo cittadino. Fantapolitica? Non tanto.