I militari della stazione carabinieri di Ragusa Ibla hanno denunciato un giovane per atti osceni aggravati.
Una mattina di qualche giorno fa, una quattordicenne di Ibla stava rincasando quando è stata avvicinata da uno sconosciuto. S’è voltata e ha visto a breve distanza un ragazzo con i pantaloni calati che le stava mostrando il membro. La ragazza, che era quasi sulla soglia di casa, ha iniziato a urlare fortissimo, richiamando l’attenzione della propria nonna che era in casa. Lo sconosciuto, vista la mala parata, s’è ricomposto ed è scappato a gambe levate.
Alla ragazzina altro non è rimasto che rivolgersi ai carabinieri di Ibla che immediatamente hanno avviato le indagini. Inizialmente hanno stilato un “identikit” del sospetto grazie alla memoria precisa della vittima che ha fornito importanti dettagli. Quindi hanno acquisito le registrazioni di un impianto di videosorveglianza poco distante e scoperto che alla stessa ora un giovane perfettamente corrispondente sia per fattezze del volto che per abbigliamento, ha parcheggiato un’auto blu, è sceso a passo lesto in direzione dell’abitazione della giovinetta e poco dopo è ritornato indietro di corsa, salito in auto, s’è allontanato a grande velocità.
Grazie alla precisa descrizione del volto e al modello e colore dell’auto (che peraltro presentava alcune particolari ammaccature sul paraurti) i militari hanno in tempi brevissimi stretto il cerchio su di un ventiquattrenne di Ragusa che peraltro già aveva avuto analoghi comportamenti sia in città che a Chiaramonte Gulfi, dove non può rimettere piede perché i carabinieri del luogo lo hanno proposto per un foglio di via con divieto di ritorno triennale.
Convocato in caserma e messo davanti alle proprie responsabilità, il giovane, G.F. 24enne operaio ragusano, ha confessato di essere stato lui. I carabinieri della stazione di Ibla lo hanno denunciato alla procura della Repubblica di Ragusa per atti osceni aggravati e corruzione di minorenne.
Purtroppo non è il primo caso a Ragusa, anzi, negli ultimi anni ci sono stati diversi episodi, tutti peraltro scoperti, specie a Ibla. I carabinieri invitano tutte le vittime a cercare di memorizzare i dettagli del volto o del veicolo utilizzato dall’aggressore al fine di individuarlo con maggiore facilità.