Erano un centinaio i residenti di via Silla e delle strade limitrofe che martedì sera hanno incontrato il sindaco di Modica, Ignazio Abbate, gli assessori Linguanti e Lorefice, il comandante della Polizia Locale Saro Cannizzaro. L’incontro, richiesto dallo stesso primo cittadino attraverso i social network, all’indomani del tragico incidente che ha visto coinvolta una sfortunata maestra modicana, Sara Bravo, è servito per confrontare le proposte dei residenti volte a migliorare la percorribilità della trafficatissima arteria con i dettami di legge che bisogna rispettare. Nel corso dell’incontro sono venute fuori diverse interessanti proposte, come l’installazione di dissuasori di velocità, il cambio di senso di alcune stradine secondarie, la chiusura al traffico delle stesse, sensi obbligati.
I residenti hanno anche annunciato una petizione popolare per chiedere all’Amministrazione di estirpare gli alberi attualmente presenti, a causa dei danni prodotti dalle radici alle fondamenta degli edifici e al manto stradale, sostituendoli con arbusti più “tollerabili” dall’arredo urbano. Al termine della riunione si è deciso che il Comune installerà dei particolari dissuasori di velocità di asfalto che rappresenteranno altrettanti attraversamenti pedonali e che costringeranno gli automobilisti in transito a rallentare notevolmente la marcia. Un esperimento che, se funzionerà, verrà applicato anche in altre strade “critiche” della città. “Sono soddisfatto dell’incontro avuto con i residenti di questa zona – ha dichiarato il sindaco al termine – perchè sono estremamente convinto della validità dello scambio di idee ed opinioni. Ho voluto incontrare i residenti proprio in loco per esaminare meglio le problematiche di quelle strade. Fermo restando che la sicurezza stradale dipende anche dal senso civico di ognuno di noi, faremo questo esperimento dei dissuasori permanenti. In molte città del nord Italia sono efficaci, lo potrebbero essere anche da noi. I residenti mi hanno anche manifestato la volontà di estirpare gli alberi per i danni causati ovunque. Marciapiedi divelti, fondamenta danneggiate, fognatura compromessa. In ogni caso, ho garantito loro, verrebbero sostituiti con alberi più consoni alla zona. Sono favorevole a ripetere queste riunioni anche in altre zone della città. Solo stando in mezzo alla gente, ascoltandola attentamente, si possono risolvere i problemi. Non certo da dietro una scrivania”.