La chiesa del Preziosissimo sangue ha fatto da cornice oggi pomeriggio ai funerali di Sara Di Natale, morta l’altro ieri all’età di 32 anni dopo 10 anni in cui è rimasta in coma. Sara fu colpita da shock anafilattico per aver mangiato, il 7 febbraio 2006, una polpetta di carne trattata con solfiti, che le era stata venduta da un macellaio di Catania quando frequentava la facoltà di Scienze politiche all’Università Etnea. Chiesa gremita per l’ultimo saluto. Alla fine della celebrazione,il fratello, con commozione, l’ha ricordata in questo modo: “Rimarrà indelebile il solco della rabbia e il profondo dolore in questi 10 anni. Il nostro pensiero è rivolto a tutti gli amici, gli zii, la nonna Sara e gli amici di papà di mamma. Un ringraziamento al centro risvegli di Ragusa. Un altro ringraziamento alla città per aver sostenuto il centro”. Lo stesso fratello ha fatto riferimento al testamento biologico, la battaglia dei genitori di Sara intrapresa da tempo. In questi dieci anni, alimentata e ventilata artificialmente, Sara ha visto la presenza attenta e affettuosa dei genitori, della mamma Gabriella e del padre Luciano, che si era messo in pensione per poterla meglio accudire. (fonte e foto: ragusaoggi.it)