La polizia di Modica ha denunciato all’autorità giudiziaria M.C. di anni 51 e C.F. di anni 50, entrambi di Catania, i quali avevano ben pensato di venire in città per vendere delle attrezzature di lavoro contraffatte.
I due, che con una Mercedes carica di motoseghe e gruppi elettrogeni girovagano per il paese in cerca di clienti, non passavano tuttavia inosservati agli occhi dei residenti i quali, di seguito ad alcuni furti patiti nell’ultimo periodo da commercianti e privati, insospettiti segnalavano al commissariato la presenza dell’autovettura in questione.
Le pattuglie della polizia si mettevano subito alla ricerca della macchina segnalata, appunto una Mercedes, che veniva rintracciata da lì a poco all’interno di un parcheggio di un’attività commerciale sita lungo la Sp Modica Sampieri.
A giustificazione dell’attrezzatura trasportata, specificatamente gruppi elettrogeni e motoseghe, i due dichiaravano agli agenti che era stata regolarmente acquistata a Catania, esibendone la relativa ricevuta d’acquisto. Tuttavia, non sfuggiva all’occhio vigile dei poliziotti che la merce indicata in fattura era di basso valore economico e priva dell’indicazione del marchio di fabbrica, diversamente da quella trasportata che riportava, su ognuno, una nota marca del settore che ne aumentava il valore di vendita. Infatti i dubbi degli agenti trovavano subito riscontro nel rinvenimento, a seguito di perquisizione dell’autovettura, di numerosi adesivi integri, recanti la stessa marca riportata sugli attrezzi, che erano nascosti nella tasca portaoggetti di una portiera, pronti da utilizzare “al bisogno”.
A seguito dei fatti acclarati la polizia ha denunciato all’Autorità giudiziaria M.C. e C.F., che adesso dovranno rispondere dei reati di contraffazione, introduzione nello stato e commercio di prodotti con segni falsi e vendita di prodotti industriali con segni mendaci, in concorso tra loro, mentre le attrezzature sono state poste sotto sequestro.