Il caso Gianna Sigona al Consiglio comunale, dopo che il Movimento Cinque Stelle Ragusa ha preso ufficialmente, con un post su Facebook, dalle dichiarazioni della consigliera inneggianti al fascismo e a Mussolini, in attesa che qualche decisione possa arrivare anche dal nazionale, rischia di travalicare. Un’altra consigliera comunale, Manuela Nicita, ex Cinque Stelle, oggi con il gruppo Lab 2.0, si è lasciata andare, forse tra il serio e faceto e con uno stile provocatorio e di rottura, come spesso fa quando interviene in aula, a delle dichiarazioni fortissime che si lasciano andare a fraintendimenti. Auspicando, addirittura, ma bisogna comprendere fino a che punto in senso ironico, che la Sigona possa essere “impiccata in piazza Libertà perché noi in democrazia certe cose non le tolleriamo”. E’ chiaro che c’è un retrogusto amaro in queste parole però, forse, da un consigliere, anzi da una consigliera, comunale ci si attendere un pizzico di attenzione in più nel lasciarsi andare a certe esternazioni.
E intanto la consigliera Nicita, dopo il nostro intervento, precisa: “Condanno fermamente il fascismo e ogni altra ideologia che ha portato a massacri efferati in ogni dove … Il mio non è un post politico. Solo che essendo una vera cristiana non voglio giudicare… Così come mi insegna Gesù. E il vedere una persona chiunque sia, attaccata in modo così violento mi fa rabbrividire. La politica non c’entra. Mi impressiona il fatto che la rabbia che scaturisce in certe situazioni porta molte volte alla perdita della razionalità. Mi piace e studio l’essere umano in tutte le sue sfaccettature… Cominciando da me. Il caso Sigona per me è uno spunto per comprendere e migliorare me stessa. Nessuna difesa al fascismo o altre idiozie”.