Centosei anni di tradizione. Centosei anni di devozione. E’ ancora festa grande a Comiso. Come succede ogni terza domenica di maggio. E quest’anno ancora più festa dopo la riapertura al culto della Chiesa Madre dove si tengono le tradizionali celebrazioni. Prendono il via domani, venerdì 13 maggio, i solenni festeggiamenti in onore di Maria Santissima Addolorata con l’atteso “Settenario” che quest’anno, sino al 20 maggio, sarà predicato da frate Domenico Diliberto dei frati minori francescani di Messina. In preparazione dei momenti clou, per sette giorni, al termine della messa, una fase vibrante e ricca di pathos, il canto della “Sittina”, con la preghiera che di volta in volta sarà animata da gruppi e associazioni differenti, farà rivivere ai fedeli i dolori di Maria. In particolare, viene declamato un testo dialettale composto nel 1846 dal maestro Filippo Messineo e formato da sette strofe che parlano dei sette dolori della Vergine: la profezia di Simeone, la fuga in Egitto, la sosta di Gesù nel tempio, l’incontro sulla via del Calvario, la crocifissione, la morte e la deposizione con la sepoltura. Al termine, i fedeli, con la recita di alcuni versi in dialetto, esprimono l’adesione al progetto di salvezza divino che passa necessariamente attraverso il dolore e la morte. La “Sittina” sarà eseguita dall’organista Claudio Palacino e dai cantori Nello Spadaro, Salvino Vicino e Domenico Giarraffa. Il parroco di Santa Maria delle Stelle, don Innocenzo Mascali, assieme ai componenti del comitato dei festeggiamenti, con in testa il vicepresidente Nunzio Taranto, il segretario Salvatore Battaglia e il cassiere Giovanni Gurrieri, hanno predisposto una serie di iniziative che, come sempre, sono destinate a richiamare un numero consistente di fedeli. “Questa edizione dei solenni festeggiamenti – afferma Taranto – assume un significato ancora più speciale dopo che la Chiesa Madre è stata riaperta al culto. Dunque, tutto è stato predisposto nei minimi particolari per animare una celebrazione religiosa molto sentita come quella dell’Addolorata. Inoltre, il comitato, come da tradizione, si sta premurando di destinare una quota parte dei fondi raccolti alle esigenze delle famiglie più bisognose”. Intanto, domani, a mezzogiorno in punto, lo sparo di salve a cannone e il festoso suono delle campane della Chiesa Madre annuncerà l’inizio dei festeggiamenti. Nel pomeriggio, dopo la recita, alle 18,30, del Rosario e della coroncina del mese di maggio, si terrà alle 19 la celebrazione eucaristica con la preghiera del Settenario che sarà animata dalla confraternita di Maria Santissima Addolorata e dall’arciconfraternita del Santissimo Sacramento. Sabato 14 maggio, alle 19, dopo la recita del Rosario, la santa messa con la preghiera del Settenario sarà animata dall’associazione Mater Ekklesia e dai rappresentanti dei club services presenti in città. Alle 20, poi, si terrà la veglia di Pentecoste secondo il programma del vicariato. Il culto alla Madonna, venerata presso la Chiesa madre Santa Maria delle Stelle, si è sviluppato in modo particolare dal 1774, anno in cui fu acquistato a Napoli l’attuale simulacro che fino al 1910 veniva portato in processione il Venerdì di Passione, ovvero il Venerdì che precede la Domenica delle Palme. Ma proprio centosei anni fa, su richiesta dei fedeli “matricrisiari”, i parrocchiani della Chiesa Madre, monsignor Luigi Bignami, arcivescovo della Diocesi di Siracusa, decise di posticipare l’evento proprio a maggio, mese tra l’altro dedicato alla Madonna. Per i devoti e per la comunità religiosa della città di Comiso si tratta di un appuntamento molto atteso e insostituibile. Per tutta la durata della festa, l’emozione è palpabile e rinnova il grande legame esistente tra i fedeli comisani e la Madonna Addolorata.