Nell’agosto del 2013 due poliziotti avevano ricevuto il compito di trasferire un migrante del centro di primo soccorso e accoglienza di Pozzallo al centro di identificazione di Pian del Lago a Caltanissetta. Durante il trasferimento, l’auto in cui viaggiavano andò in panne nei pressi di Gela. Il migrante, approfittando della situazione, si lanciò fuori dall’abitacolo e riuscì a fuggire per le campagne circostanti. Dopo qualche ora, con l’aiuto di un volontario della Protezione civile, il migrante raggiunse il centro di Caltanissetta. Ad accompagnarlo i due poliziotti, A. C. di 57 anni, di Modica, e A.B., 56 anni di Ragusa. Questi ultimi furono denunciati dal migrante con l’accusa di averlo picchiato. Ma le escoriazioni presenti sul corpo furono ritenute compatibili con la caduta volontaria dall’auto di servizio per tentare la fuga e quindi la denuncia fu subito archiviata. Dopo un giorno il migrante tornò alla carica denunciando i poliziotti di sevizie con il manganello di servizio. I due agenti sono comparsi così dinanzi al Gip del Tribunale di Gela con l’accusa di lesioni. Le indagini difensive e le consulenze dei periti hanno fatto cadere, però, anche questa accusa. La presunta vittima, adesso, è indagata per calunnia. Il calvario dei due agenti è dunque durato tre anni.