Giovanni Moscato (nella foto), sindaco scelta dalla coalizione civica composta da Se la ami la cambi, Riavvia Vittoria, Spazio Aperto e Sviluppo Ibleo, ha lanciato una nuova campagna grafica su facebook dal tema “Adesso”. Adesso è il momento di cambiare e in una nota Giovanni Moscato traccia un’analisi dell’attuale quadro: “Mentre la vecchia politica per salvare il salvabile e assetata di potere e poltrone cerca di stringere accordi con partiti e movimenti noi continuiamo a parlare con la città, con la gente e con gli elettori che vogliono cambiare dopo 30 anni di fallimenti. Abbiamo, sin dall’inizio, mandato un messaggio chiaro e netto spogliandoci delle insegne di partito e costituendo un progetto civico ampio e inclusivo per tutte le persone oneste e di buona volontà che intendono cambiare Vittoria e Scoglitti. Vogliamo rappresentare le istanze di tutta la città e vogliamo governare con le mani libere. Per questa ragione sin dal primo momento abbiamo detto che non saremo apparentati con nessuno: il cambiamento è anche un nuovo modo di fare politica e non ci faremo tirare la giacca da nessuno. Parliamo e parleremo soltanto ai cittadini e non ai partiti. Abbiamo detto no ai metodi della vecchia politica. Per questo, fin da subito, abbiamo nominato i cinque assessori. Lo abbiamo fatto per essere chiari con la città e contrariamente ad altri, non abbiamo ministri o assessori regionali che reggono le fila della nostra campagna elettorale. Siamo volti puliti di gente che ha scelto di sposare un progetto autenticamente civico. Siamo una coalizione di cittadini che vogliono cambiare Vittoria. A loro mi appello per immaginare il futuro e per non tornare indietro in un tetro passato. Mi appello agli elettori, simpatizzanti, attivisti e sostenitori degli altri candidati a sindaco. Adesso è il momento di parlare a tutti coloro i quali non vogliono che questa città torni indietro di 30 anni. Oggi vogliamo rappresentare le istanze di tutti i cittadini vittoriesi, al di là delle appartenenze. Il mio avversario, un uomo solo al comando, rappresenta il sistema che ammorba la città di Vittoria da 40 anni. Noi vogliamo rappresentare la rottura dell’attuale sistema e del sistema che ha distrutto, devastato e mortificato Vittoria e i vittoriesi. I cittadini che hanno votato e scelto gli altri candidati a sindaco, anziché il sottoscritto, hanno tutto il mio rispetto, sincero, limpido e coerente. Noi parleremo e dialogheremo con tutte le forze, di maggioranza e di opposizione, presenti in consiglio comunale e guarderemo ai programmi degli altri candidati che volevano rappresentare la rottura del sistema con attenzione e interesse. Ci impegneremo a far fronte comune con le forze antisistema di questa città, ci impegneremo a dare voce a chi in questi anni proseguirà, stavolta dall’interno, nello scardinare il sistema di potere che ha ossessionato e incatenato l’economia e il sociale della nostra città. Dobbiamo cambiare la concenzione di amministrare la città: il dialogo sarà la base. Il dialogo con i cittadini, con le forze politiche, con l’associazionismo. Tutta la città sarà chiamata a partecipare, a scegliere, a decidere insieme alla giunta, al sindaco e ai consiglieri comunali. Voglio garantire, dicendolo forte e chiaro, che il sindaco non comanderà la città come un padre padrone, come un patriarca ossessivo e maniacale. Ascolteremo le organizzazioni di categoria, le associazioni, il mondo del volontariato e creeremo tavoli tecnici coordinati da cittadini ed esperti dei vari settori sociali ed economici, coinvolgeremo la città nella pianificazione economica del futuro. Nel nostro programma ci siamo già impegnati nell’organizzazione di giunte itineranti e assemblee pubbliche nei quartieri per fare il punto sulla situazione e confrontarci sui lavori più imminenti da farsi. Il bilancio sarà redatto garantendo il massimo della partecipazione cittadina. Non saranno solo intenzioni, non sono solo parole. Finora abbiamo dimostrato coerenza e chiarezza, nessuno può negarcelo. In questi giorni continueremo sulla strada già tracciata: ascolteremo la città e ascolteremo gli elettori che hanno votato per gli altri candidati. Apriremo il nostro progetto civico a tutti coloro i quali avranno proposte, progetti, idee da realizzare: le porte resteranno chiuse per chi è in cerca privilegi. Un’ultima cosa penso sia necessaria dirla, in maniera evidente: se non fossi arrivato al ballottaggio la mia scelta avrebbe premiato il cambiamento, l’onestà intellettuale, l’antisistema. È’ ora di dire basta al monopolio politico, fatto di violenza verbale, di ingiurie, di minacce, di volgarità e di falso ideologismo. Lavoreremo nei prossimi 5 anni “confrontandoci” e ponendo al centro della nostra azione amministrativa l’esclusivo interesse della città! ADESSO è il momento di CAMBIARE!” |