Giovanni Moscato è il nuovo sindaco di Vittoria. C’è un ricambio generazionale. E per la prima volta la città “rossa” esprime un politico espressione di centrodestra. Anche se Moscato ha aggregato una coalizione civica con rappresentanze di ogni colore. Mai, quindi, la città era stata guidata da una realtà politica differente da quella di Sinistra. Una bella affermazione per Moscato che ha avuto la meglio sull’altro candidato sindaco, Francesco Aiello. Una campagna elettorale che, negli ultimi giorni, è stata viziata dall’inchiesta della magistratura in cui sono stati coinvolti quasi tutti i candidati al ballottaggio. Moscato, però, vince e da domani si sbraccerà per cercare di riportare Vittoria su binari adeguati. “La mafia ci fa schifo – ha detto nel comizio in piazza subito dopo l’affermazione elettorale – ed è giusto che lo gridiamo qui, tutti assieme. Soprattutto perché io questa città la amo e adesso la cambieremo. Tutti assieme”.
E il neo sindaco, nel pomeriggio di lunedì, ha rilasciato la seguente dichiarazione:
“Questa è stata la vittoria della speranza, del sogno, della libertà. I vittoriesi hanno scelto di mandare in soffitta l’odio, il livore e la rabbia di una certa classe politica che per 30 anni ha ottenuto in ostaggio la città e si sono affidati alla nostra freschezza e al nostro progetto civico”. “Sin dal 3 gennaio, la data della presentazione della mia candidatura alla città, abbiamo parlato della speranza di una città diversa e abbiamo condotto una campagna elettorale pulita, allegra e gioiosa parlando di temi e di progetti. La nostra scelta ci ha premiato: siamo entrati nel cuore dei vittoriesi per la nostra semplicità e il risultato ottenuto nei quartieri rafforza ancora di più il nostro straordinario risultato”. “Adesso è il momento di cambiare e di segnare una netta discontinuità con il passato. Lo faremo nei temi e nei modi. Adesso sarò il sindaco di tutti i vittoriesi: sarò il sindaco di chi mi ha votato, di chi ha votato un altro candidato e di chi non è andato a votare. Il nostro progetto – autenticamente civico e sopra il quale non permetteremo a nessuno di mettere il cappello – proseguirà a Palazzo Iacono aprendo le porte del Comune ai cittadini, lavorando per cambiare la città e soprattutto unendo tutte le categorie sociali. Il nostro obiettivo è ritrovare, insieme, l’orgoglio di essere vittoriesi senza le solite divisioni che una certa e vecchia politica ha alimentato per tornaconti elettorali”. “Voglio ringraziare i miei avversari e gli altri candidati. E’ stata una campagna elettorale corretta e oltre le divisioni politiche rimane con tutti una stima personale e umana. Adesso inizia un’altra partita: occorre tutelare il nome di Vittoria in tutte le sedi. Vittoria non è una città mafiosa, Vittoria è una città di persone perbene e oneste e difenderò il nostro nome ovunque con tenacia e passione e per farlo ho bisogno dell’unione di tutta la città”. “Ringrazierò i cittadini in tre comizi: uno lo terremo alle 18,30 a Santa Rita perché i quartieri per noi saranno il perno dal quale ripartire, uno a Scoglitti alle 19,30 e concluderemo alle 20,30 in piazza del Popolo. Sarà una grande festa e ci abbracceremo insieme: il cambiamento è appena iniziato!”. |