Lo scorso 13 marzo la vittima di una rapina denunciava che intorno alle 00:45 circa, si era recato, a bordo della sua autovettura, Volkswagen Golf di colore grigio, presso la discoteca Arcadia, sita in Santa Croce Camerina.
Alle ore 04.00 circa, prima di uscire dalla discoteca, notava che ignoti avevano asportato dal divano su cui era seduto con alcuni amici la sua giacca con all’interno le chiavi dell’auto. Pertanto correndo si era recato immediatamente all’esterno della discoteca, all’interno del parcheggio. Lì ha immediatamente notato che la portiera anteriore lato guida dell’auto era aperta, ed un tizio stava armeggiando all’interno della stessa. Provava a quel punto a sfilargli le chiavi della macchina che ancora il ladro aveva nelle mani.
A quel punto il ladro ha urlato attirando l’attenzione di due suoi complici. Infatti di lì a poco l’uomo è stato accerchiato da altri due soggetti, che unitamente al primo lo hanno colpito più volte, facendolo rovinare a terra; l’uomo per la violenza del pestaggio perdeva i sensi per alcuni minuti tanto da dover essere soccorso da una ambulanza.
Condotto presso la guardia medica di Marina di Ragusa e successivamente presso l’ospedale Maggiore di Modica, veniva posto in osservazione per diverse ore a causa del trauma alla testa. Qui i medici di turno lo hanno riscontrato affetto da ferita l.c. alla regione mentoniera ed escoriazioni al naso, con prognosi di gg. 10 (dieci) s.c.
Sentito dagli investigatori della Polizia l’uomo ha potuto però fornire solo vaghe indicazioni sui tre aggressori, di uno dei quali ricordava solo qualche particolare: soggetto di sesso maschile, corporatura esile, alto circa 175 cm, vestiva un giubbotto scuro ed un cappellino con visiera.
Nonostante le scarse indicazioni fornite, gli agenti di Polizia del Commissariato di Comiso iniziavano una attività investigativa che li portava ad acquisire con la piena collaborazione e disponibilità della proprietà della nota discoteca tutte le immagini del circuito chiuso del locale piazzate ad arte in tutte le zone al fine di avere anche una perfetto controllo di quanto accade dentro.
In effetti la visione dei vari filmati permetteva di ricostruire esattamente l’accaduto e di individuare, andando a ritroso nella visione delle immagini, il momento anche dell’ingresso del presunto autore del colpo Erik Gastrucci, classe ’97, accompagnato da alcuni complici; infatti il ragazzo veniva in un primo momento bloccato dagli addetti alla sicurezza poiché tentava di entrare da solo, ma successivamente si presentava con una coppia, pertanto riusciva ad accedere dopo ave comprato il biglietto di ingresso.
Ovviamente si sta valutando la posizione della coppia che ha fatto accedere il pregiudicato non escludendosi che si tratti di alcuni complici.