RagusAttiva Cinque Stelle non guarda in faccia nessuno quando si tratta di attaccare l’Amministrazione comunale. Lo strappo, in casa grillina, sembra eclatante. Questa mattina, un nuovo documento del meet up lancia accuse circostanziate. Ecco cosa dice la nota: “Appare sempre più evidente come i componenti del Governo comunale abbiano imparato a fare i furbi, senza pero avere le qualità per fare i furbi, diventando così inevitabilmente ridicoli. Ridicoli quando, facendosi beffe del programma 5 Stelle, a fronte di circa cinquanta milioni di royalties, utilizzano solo 50mila euro, sbandierandoli come reddito di cittadinanza. Ancora: quando hanno la pretesa di parlare di bilancio partecipato su somme esigue. Ancora: quando mettono la ditta Busso nelle condizioni di vincere l’appalto per la raccolta dei rifiuti, invece di cacciarla fuori dopo averle fatto pagare le penali per non essersi adoperata fattivamente per la raccolta differenziata. Ancora ed ancora peggio: quando avanzano la proposta di affidare la gestione del Castello di Donnafugata a dei privati, per non dire altro. SIETE SCANDALOSI E PERICOLOSI. In virtù di quanto premesso ci sentiamo di affermare che tutto ciò non incide sulla loro permanenza alla guida della Città, fino alla scadenza del mandato, nonostante il “E’ una vergogna!” recentemente gridato in Consiglio comunale dalla consigliera pentastellata Maria Rosa Marabita. Quanto premesso però incide (ed incide) sul ruolo dell’opposizione che, giorno per giorno, attacca sterilmente su tutti i fronti senza produrre l’Unico Atto Concreto che le darebbe dignità di vera opposizione. Presentare una mozione di sfiducia. Probabilmente il dubbio di poter fare una cortesia al sindaco ed ai suoi fedelissimi, scompaginando i calcoli delle singole componenti della stessa opposizione in conflitto tra loro, induce a non proporla. Vi chiederete perché? Perché nessuno può escludere che una tale mozione venga davvero approvata, togliendo il sindaco dagli impicci ed aprendo la strada a lui ed ai suoi fedelissimi, per futuri ed immediati scenari elettorali, che una permanenza, fino alla scadenza naturale del mandato, impedirebbe per le note regole interne al Movimento. In conclusione sembrerebbe che la paura di andare subito a casa appartiene più alle opposizioni e non alla maggioranza. Nota dolente e conclusiva: IN MEZZO A TUTTE QUESTE SCHERMAGLIE E SCARAMUCCE LE ATTIVITA’ DI GOVERNO RESTANO E SONO PARALIZZATE !!”.