Ma come vengono eseguiti i lavori pubblici in questa città? Il direttivo del Laboratorio politico 2.0, su segnalazione di Alessandra Sgarlata, denuncia la presenza di grosse crepe al centro di via Pietro Nenni. Piove per un paio d’ore, si scatena un’acquazzone di dieci minuti, ed ecco una strada riasfaltata da pochi mesi, nuova nuova, sgretolarsi manco fosse fatta di ostia.
Il bitume vecchio di non si sa quanti anni, altrove, ha retto e continua a reggere al maltempo e lì, in via Pietro Nenni all’incrocio con via Madagascar, invece, nonostante il manto stradale sia stato appena posato, si sono aperte delle grosse e pericolose crepe.
Gli acquazzoni non sono eventi che non si possono tenere in conto, anzi. E’ naturale che accadano e, in modo altrettanto naturale, ci si aspetterebbe che i lavori di manutenzione per le strade venissero eseguiti a regola d’arte prevedendo anche questa eventualità.
Invece, è evidente che qualcosa non è stato fatto a dovere, altrimenti non staremmo qui a denunciare l’accaduto.
Delle due una: o i lavori sono stati fatti male da chi li ha eseguiti o è tutta colpa del complotto ordito dall’Organizzazione dei Temporali, arcinemica dell’Amministrazione Piccitto.
In realtà sembra che, più che l’asfalto, i problemi siano stati dovuti alla troppa pressione delle acque bianche che hanno fatto saltare un paio di tombini e causato il danno conseguente all’asfalto. La zona, comunque, è stata già interdetta e fanno sapere da palazzo dell’Aquila che da lunedì sarà ripristinato tutto nella maniera migliore.