Svegliarsi in piena notte e ritrovarsi lungo il corridoio di casa e nella semioscurità un uomo incappucciato con un’ascia in mano. E’ la terribile esperienza vissuta suo malgrado da un anziano, peraltro malato, che vive con la moglie a Marina Marza, nella zona di contrada Pantano. Il ladro aveva già frugato nel garage, dove aveva prelevato l’arma impropria, prima di penetrare nell’abitazione dov’era stato sorpreso dal padrone di casa. Il ladro, senza scomporsi più di tanto, ha guardato l’anziano per qualche secondo e poi, in modo serafico, è tornato sui propri passi, andandosene via senza rubare nulla. La singolare vicenda, per fortuna conclusasi senza conseguenze, è stata messa nero su bianco nella denuncia presentata ai carabinieri, assieme ad altre da parte di residenti della zona presa di mira dai malintenzionati. In pochi comunque sporgono denuncia, per mancanza di tempo o per scarsa fiducia nell’esito della stessa, rispetto alla impressionante sequela di furti, ad una media di quasi due al giorno, che sta interessando il litorale ispicese dallo scorso settembre. I ladri hanno difatti intensificato le loro incursioni ai danni delle case di villeggiatura rimaste chiuse dopo la stagione estiva, rubando un po’ di tutto. Talvolta è più grave il danno causato dai ladri per entrare in casa rispetto al valore stesso della merce portata via, spesso elettrodomestici, suppellettili o semplici cibarie. I malviventi però non disdegnano di portarsi via neanche attrezzi da lavoro quali motozappa o, come nel caso dell’anziano spaventato a morte, asce o altro ancora. I residenti esasperati puntano il dito su un paio di gruppi di immigrati che abitano in altrettante case semi diroccate e che nelle ore serali si vedono girare attorno alle case che poi vengono regolarmente depredate. «Vogliamo l’esercito, come accaduto a Milano e Palermo, perché così non si può vivere», ci riferisce al telefono un portavoce del malcontento degli abitanti della zona. L’auspicio è dunque che il sindaco di Ispica Pierenzo Muraglie si attivi per quanto di sua competenza, unitamente ad una intensificazione dei controlli da parte delle forze dell’ordine, dal momento che qualche residente ha già provveduto ad installare delle telecamere di sicurezza (fonte: Antonio Di Raimondo – Corriere di Ragusa).