Due migranti morti, altri sette ricoverati in ospedale per difficoltà respiratorie, di cui uno in gravi condizioni, e 104 casi di ipotermia. Sembra un bollettino di guerra il bilancio dell’ultimo, tragico sbarco verificatosi a Pozzallo la scorsa notte. Neanche il mare forza 5, il vento impetuoso e il freddo pungente hanno scoraggiato gli scafisti senza scrupoli dall’intraprendere l’ennesimo viaggio della speranza verso le coste iblee e che ha visto ancora una volta la fine di alcuni disperati che abbandonano la loro terra martoriata alla ricerca di una vita migliore e trovano invece la morte. Questo maxi sbarco ha fatto approdare a Pozzallo un carico umano composto da 573 migranti. I cadaveri sono quelli di un uomo e una donna di giovane età che, a quanto pare, sarebbero morti assiderati. Molti dei clandestini ipotermici erano finiti in acqua nelle concitate fasi dei soccorsi, resi ancora più difficili dalle proibitive condizioni meteo. All’acqua gelata e al freddo non hanno resistito le due vittime, morte prima che i soccorsi potessero fare qualcosa.
Il drammatico bilancio potrebbe aggravarsi ancora, visto che, come accennato, un altro migrante è ricoverato in prognosi riservata a causa delle sue condizioni cliniche giudicate critiche dai medici. I superstiti si trovano nell’hotspot del porto della cittadina marinara iblea, dove sono stati curati e rifocillati. Sono in corso le operazioni di identificazione e foto segnalamento per individuare i presunti scafisti mentre i due cadaveri sono stati trasferiti all’obitorio del cimitero di Pozzallo in attesa dell’autopsia (tratto da Corriere di Ragusa, firmato Antonio Di Raimondo).