Si torna in scena. La rappresentazione allestita nell’antico quartiere di uno dei borghi più belli d’Italia, dopo avere raggiunto l’invidiabile traguardo della trentaduesima edizione, si proporrà ancora una volta a visitatori provenienti da ogni parte della Sicilia. Il presepe vivente di Monterosso Almo sarà riproposto anche nella giornata di Capodanno. Il cuore antico del centro montano tornerà a pulsare grazie all’attività degli oltre trecento figuranti dell’associazione “Amici del presepe” in grado di mettere in scena una edizione tra le più memorabili del presepe vivente. Il pomeriggio e la serata di domenica 1 gennaio si trasformeranno in un momento tutto da vivere per ammirare gli scorci nascosti del centro montano e per farsi catturare dalle decine e decine di scene abilmente ricostruite che trasporteranno i visitatori indietro di decenni. Gli antichi mestieri saranno, ancora una volta, il piatto forte della ricostruzione storica messa in piedi dagli “Amici del presepe” che, come sempre, hanno seguito con la massima attenzione tutti gli aspetti filologici, grazie ai quali nulla è stato lasciato al caso, ricostruendo i vari ambienti con una perfezione accurata, quasi maniacale, per quanto riguarda i dettagli. Ciò ha anche significato il recupero di centinaia di antichi oggetti ritrovati nelle case dei nonni, tramandati da una generazione all’altra. Il corteo, con San Giuseppe, la Madonna e l’asinello, che si formerà in piazza San Giovanni alle 17,30 per poi radunarsi in piazza Sant’Antonio, dove è situato l’ingresso del presepe, potrà contare su un flusso continuo di persone che rimarranno letteralmente estasiate dalla fucina del fabbro ferraio, dalla preparazione del pane, dalla “putia ro vino” in cui gli avventori delizieranno i presenti con le tradizionali nenie siciliane; senza dimenticare, ovviamente, l’artigiano che ripara le sedie realizzate con le fascine oppure il “cunzatore” di scope. Ci saranno, anche, l’intagliatore di flauti e le vecchie comari, interpretate da alcune giovanissime, che renderanno nel modo più affascinante possibile l’“arte” del pettegolezzo. Ma i visitatori rimarranno ancora più estasiati non appena metteranno piede all’interno della grotta dove, accanto al bue e all’asinello, la scena della Natività è stata ricostruita nella maniera più attenta, seguendo i canoni della tradizione. Accanto a San Giuseppe e alla Madonna, anche la presenza dei tre Magi, seguiti da una corte di dignitari, che renderanno più evidente il contrasto tra l’umiltà della nascita del Bambino Gesù e la magnificenza di vesti e doni regalati al Re dei Re. Il presepe vivente di Monterosso Almo tornerà in scena, oltre a Capodanno, anche venerdì 6, sabato 7 e domenica 8 gennaio. Altre speciali occasioni, dunque, per vedere all’opera i figuranti capaci di rendere al meglio la magnificenza del momento legato alla Natività. Per informazioni è possibile contattare il 339.8739007.