La scelta rientra perfettamente nell’alveo del “modus operandi” grillino. Dopo le ultime polemiche che lo hanno riguardato, che hanno portato perfino a scomodarsi lo chef stellato Ciccio Sultano, incazzato nero per come sono stati potati gli alberi di via Orfanotrofio a Ibla, proprio dirimpetto alla sua attività, l’assessore al ramo, è proprio il caso di dirlo, Salvatore Corallo (nella foto), ha deciso di non replicare, di non rispondere ai giornalisti che lo avevano giustamente cercato per chiedergli una replica. L’assessore, a distanza di qualche ora, ha affidato la sua risposta a Facebook, spiegando le proprie motivazioni e citando perfino Shakespeare.
“Tanto rumore per nulla – scrive Corallo sulla propria pagina pubblica di Fb – sebbene sollecitato da più parti in tal senso, non ho ritenuto opportuno replicare alla lettera aperta di Ciccio Sultano sulla potatura degli alberi di via Orfanotrofio ad Ibla per non fomentare la polemica derivante dai toni esasperati usati dallo chef, che addirittura lega l’intera strategia turistica della città alla sorte di quegli alberelli. Ciò che davvero stupisce (ma non troppo) è la smisurata eco che in questi giorni è stata data alla circostanza. Venendo al merito della questione che, comunque, riguarda necessari interventi tecnici disposti dagli uffici del verde pubblico, lo stesso chef ammette che gli oleandri erano malati e, per come segnalato dai residenti, le sostanze colloidali prodotte rendevano impraticabili i marciapiedi”.
L’assessore Corallo poi aggiunge: “Ciò detto, che un personaggio importante, come Sultano, si interessi della propria città non può che rallegrarmi. Tuttavia, mi sarebbe piaciuto che lo chef, indiscusso vettore del nostro patrimonio gastronomico a livelli internazionali, avesse inoltrato altrettante lettere aperte e “denunce morali” quando dalla Regione non venne finanziata la legge su Ibla, vitale per lo sviluppo turistico, o quando, per la terza volta consecutiva, andò deserto il bando per le nuove rotte turistiche sull’aeroporto di Comiso lasciando così inutilizzate le risorse disponibili dei fondi ex Insicem, o sulla totale assenza dei collegamenti che compromette qualsiasi strategia di sviluppo del turismo.
Così avrebbe procurato, a vantaggio di tutti e su temi importanti e cruciali, lo stesso risalto giornalistico che oggi viene riservato agli alberelli di via Orfanotrofio. I problemi del nostro territorio per cui indignarsi sono ben altri”.
Fin qui, dunque, la risposta di Corallo. Il quale sceglie di non rispondere ai giornalisti e di affidare la propria replica ai social, in perfetto stile grillino. Inoltre, decide di spostare l’asse dell’attenzione dall’argomento oggetto della contestazione ad altre questioni che saranno pure cruciali ma che con il problema segnalato non c’entrano nulla. L’obiettivo è quello di fare indignare comunque gli internauti e, più in genere, i cittadini sottolineando tutte le cose che non vanno. Intanto, la polemica sulle potature è destinata a continuare. Tra chi ritiene che le stesse non siano state effettuate a regola d’arte e chi, invece, sostiene che l’obiettivo sia stato raggiunto. Ai posteri l’ardua sentenza.