Asili nido, assistenza agli anziani, nuovo piano sanitario: sono parecchie le sfide che l’amministrazione di Ragusa si troverà ad affrontare nei prossimi mesi. Ne sono consapevoli il sindaco Federico Piccitto e l’assessore ai Servizi sociali Gianluca Leggio (nella foto). La prima questione sul tavolo è la prossima scadenza dei servizi gestiti attraverso i cosiddetti fondi Pac. Fino a quando infatti non verrà approvata la nuova programmazione nazionale 2014-2020, restano in bilico servizi come l’assistenza domiciliare agli anziani e gli asili nido. Il primo cittadino ci ha tenuto a sottolineare che il distretto sanitario di Ragusa si è classificato tra quelli virtuosi che ha impiegato per intero i fondi a propria disposizione, a fronte di 70 milioni in Sicilia rimasti invece non spesi e che potrebbero ora essere distribuiti tra i Comuni virtuosi. In attesa quindi di risposte dalla Regione, dei 100 anziani che attualmente usufruiscono del servizio di assistenza domiciliare, solo 1 su 4 potrebbe continuare a beneficiarne. Stessa situazione di incertezza riguarda gli asili nido a partire da luglio. L’unica soluzione per non arrivare alla chiusura delle strutture sembrerebbe essere la possibilità di spostare 18 insegnati comunali, attualmente impegnati nelle attività integrative delle scuole primarie, agli asili.
Sull’approvazione del nuovo piano sanitario, salutato come un successo dalle opposizioni, invece Piccitto è critico. Il primo cittadino lamenta scarsa concertazione, sostenendo che la stesura definitiva non sia stata sottoposta ai sindaci. La prima impressione però per Piccitto è che si sia tentato di accontentare tutti, senza razionalizzare niente. Il sindaco grillino si è detto infine pronto a dare battaglia anche in sede regionale per la difesa del territorio.