La Cgil denuncia con una nota il modo di procedere dell’Asp 7 di Ragusa in riferimento alle nomine dei direttori di dipartimento o di strutture complesse per la copertura dei posti delle strutture sanitarie. Con una nota, il segretario generale della Cgil di Ragusa, Peppe Scifo, il Coordinatore Regionale della Cgil medici, Renato Costa e il segretario generale della Fp Cgil di Ragusa, Aldo Mattisi, denunciano come alcuni degli incarichi conferiti dall’azienda sanitaria risulterebbero illegittimi, e quindi da revocare immediatamente, e chiedono all’assessorato regionale alla salute che si proceda celermente con lo sblocco dei concorsi. In una nota la Cgil spiega infatti come per molti reparti e servizi privi di Direttori, in attesa dell’espletamento dei concorsi, sarebbe stata da tempo posta in essere da parte dell’Asp di Ragusa una prassi relativa alla copertura delle strutture sanitarie, Dipartimentale o di Struttura Complessa, del tutto anomala e non prevista da alcuna normativa.
«Si è spesso proceduto – sostengono dalla Cgil – alla nomina di altro Direttore di Dipartimento o di Struttura Complessa come Direttore ad interim, per coprire la vacanza, senza considerare che la sostituzione è consentita per non più di sei mesi, prorogabili fino a dodici. Solo in assenza di dirigenti interessati – spiegano dal sindacato – titolari d’incarichi di struttura semplice o in possesso dei titoli, si prevede la possibilità di conferire ad interim la direzione di una Struttura Complessa a Direttore di altra Struttura Complessa, mentre non trova giustificazione alcuna il conferimento dell’incarico ad interim senza il preventivo esperimento delle procedure atte alla individuazione del sostituto. Questa prassi – prosegue la nota della Cgil – non troverebbe fondamento né sul piano logico né sul piano giuridico, e sarebbe foriera di gravi problemi organizzativi sia interni che nei rapporti con l’utenza esterna.
L’Asp di Ragusa – sempre secondo la Cgil – avrebbe inoltre avvalorato un’altra prassi, priva di fondamento giuridico, cioè la nomina diretta e senza concorso da parte del Direttore ad interim, del suo cosiddetto Referente, cui affidare la totale attività organizzativa e sanitaria della struttura complessa. Tale figura di Referente – conclude la Cgil – è del tutto sconosciuta in tutta la normativa di settore, sia legislativa che contrattuale». Il sindacato chiede quali siano le motivazioni di queste scelte e se si vogliono risparmiare risorse a discapito dell´assistenza ai pazienti. L’appello è quindi quello a un rapido espletamento dei concorsi.